AVVERTENZE
QUESTO ITINERARIO è riportato "tal quale" a titolo informativo e di mera recensione/ricognizione degli itinerari presenti nel territorio - come fornito e recensito dal progetto OAST condotto dal GAL BMG nel 2024.
NOTA: Molti itinerari sono composti da percorsi stretti e richiedono una cura periodica della vegetazione, al momento non assicurata da una gestione di tipo ufficiale, non essendo il tracciato inserito nella"rete escursionistica della Sardegna".
Nota 2: Prima di recarvi sul posto si consiglia di raccogliere informazioni sullo stato di fruibilità, presso il comune competente, per avere certezza dell'effettiva percorribilità dell'itinerario scelto.
IL PERCORSO IN PILLOLE (elementi informativi essenziali)
Il punto di partenza è la strada principale di Tiana, via Nazionale, nel parcheggio delle Poste Italiane, al civico 61. È anche la Strada Statale 128 e l’ingresso delle Poste consiste in un piccolo spazio al coperto che può essere utile per montare o smontare la bici in caso di pioggia o neve. Percorrete la strada in direzione Tonara, girate a sinistra in via Gramsci e siete in traccia.
Descrizione
Dal paese di Tiana, ad appena 560 m di quota, fino a uno dei valichi stradali più alti della Sardegna, quello di Tascusì, a quota 1245 m. Si può scegliere tra giro lungo e giro corto, consapevoli che tra i due percorsi la differenza in termini di dislivello è minima, cambia invece la percentuale di asfalto, perché la parte sommitale del giro lungo, dal km 11 al km 21, è la Strada Provinciale 7, che comprende il valico di Tascusì. Questa decina di chilometri è un tratto di grande fascino, nonostante l’asfalto, consente di ammirare il paesaggio e la vegetazione d’altura e offre possibilità di ristoro con due bar ristoranti a breve distanza uno dall’altro. Il giro corto inizia il rientro ancora prima di arrivare sulla Provinciale 7, quindi con 10 km di asfalto in meno, e permette di apprezzare maggiormente il lago Torrei perché, a differenza del giro lungo, ne percorre la riva destra per poi ricongiungersi al giro lungo in corrispondenza della diga. Poco sotto la diga si trova anche una via di fuga asfaltata che conduce in appena 5 km di prevalente discesa alla Statale 128 a circa 6 km dal paese. Sul giro corto non fatevi scoraggiare dal cancello eventualmente lucchettato alla disgiunzione: si tratta di una strada che dà accesso a un ovile ma è comunque percorribile, tanto che a sinistra del cancello si trova uno scalandro e tutti i successivi cancelli, lungo questa strada che porta alla diga, sono apribili. Nei pressi dell’ovile moderate la velocità perché potreste trovare attrezzatura da lavoro e reti metalliche a ingombrare la strada. Una volta superato il cancello apribile poco più a valle dell’ovile, potrete riprendere velocità in discesa, comunque entro il vostro limite e con la massima prudenza. Se invece percorrete il giro lungo, la discesa su mulattiera nel fitto bosco, che inizia in corrispondenza dell’agriturismo Monte ‘e Susu è ugualmente di grande valore ma la vegetazione molto fitta non consente allo sguardo di arrivare a valle fino al lago. Lo si intravvede soltanto in alcuni punti dalle quote più alte, ma al termine della discesa, all’accesso della diga, se trovate il cancello aperto potete chiedere al personale di entrare a dare uno sguardo. Se non ve lo permettessero potete risalire per un breve tratto la discesa del giro corto, che vi conduce sulla riva destra, per poi tornare a valle e riprendere l’itinerario. Al rientro in paese, anziché tornare alle Poste scendendo in via Gramsci, che avete percorso all’inizio in salita, potete girare a destra in via s’Iscala, caratteristica per la selciatura in granito e per la discesa finale molto ripida. Una buona possibilità, se aveste necessità di diminuire lunghezza e dislivello sin dall’inizio, è quella di percorrere in macchina il tratto iniziale (che è anche quello finale) parcheggiando alla fine dell’asfalto, dove c’è uno slargo sufficiente per alcune automobili. In questo modo, tra andata e ritorno, togliereste circa 8 km e ben 400 m di dislivello.
Camminabilità
Come variante trekking consigliamo la soluzione esposta sopra, che elimina l’asfalto iniziale e finale, ovviamente applicata al giro corto, e in questo modo risulta un percorso di 16 km e 560 m di dislivello. Se necessitaste di un itinerario ancora più breve, un’ulteriore possibilità è, lungo la via del ritorno, un transfer sulla strada asfaltata della diga, che porterebbe il cammino ad appena 11 km e 350 m di dislivello.