Tuppa Granella - Medau Monte Nieddu (D-207)
Il sentiero
Informazioni utili
Descrizione tappe (roadbook)
Si parte dalla chiarìa di Arcu ‘e Giomaria, riportato nelle carte col nome di Tuppa Granella, ma conosciuto meglio con il primo dei due toponimi. Nello spiazzo tra i lecci è presente una abbandonata struttura forestale e un pozzo. Si prende la direzione nordest, su una sterrata chiusa inizialmente da una sbarra. La sterrata è in mediocri condizioni, si inoltra nella lecceta e poi in una macchia evoluta che concede saltuariamente delle belle vista in direzione est sul vallone di Riu Acqua Callenti e verso il mare.
La sterrata scende gradualmente aggirando Punta Is Alineddus e raggiunge Punta Is Alineddus (talvolta indicata come Arcu ‘e s’Arena, toponimo che però è possibile confondere con altro dello stesso nome nei pressi di punta Mascia verso Medau Monte Nieddu) dove incontra anche il sentiero 210 e il 200. Si prosegue ancora in direzione nord, sulla sterrata che sale leggermente proseguendo su un bel crinale panoramico, anche se spesso invaso dai corbezzoli. Si costeggia la punta di M.te Maxia, raggiunta dal sentiero 210 che qui dista pochi metri sulla sinistra e sarebbe facilmente raggiungibile (ma non segnalato in vicinanza).
La sterrata comincia a chiudersi e diviene una bella mulattiera di carbonai, che si segue in discesa con ampi tornanti, spesso panoramici. La pendenza si addolcisce in un lungo rettilineo sotto i corbezzoli, al termine del quale si prende a sinistra con una brusca deviazione, abbandonando la mulattiera e portandosi in un sentiero che fora la macchia.
Attenzione! Tratto di sentiero EE
Il sentiero segue la quota, traversando in una zona ingombra di grosse rocce granitiche. La vista è stupenda ed abbraccia tutto il comprensorio forestale di Medau Monte Nieddu, rendendo questo difficile tratto il più panoramico dell’intero itinerario. Superata la zona rocciosa si traversa sulla destra, forando la vegetazione a corbezzoli e cominciando a scendere decisamente. Si effettua una brusca deviazione verso sinistra, portandosi a costeggiare il fianco sinistro di Canale Sa Sugraxia e poi guadandolo tra difficili pietroni e i rovi invadenti.
Si è appena imboccata una mulattiera disastrata di carbonai e si procede in discesa, in direzione nordest, guadando di nuovo il rio sotto alcuni alti esemplari di leccio e proseguendo su quella che si rivela essere una vecchia pista forestale in disuso, ingombra della vegetazione che sta ricrescendo con vigore. La traccia prosegue in discesa, non sempre facile da percorrere a causa dei rovi e delle pietre che ingombrano il fondo. Man mano che la discesa prosegue, si entra in una bella lecceta e il fondo della carraia migliora, piegando gradualmente verso nord. Sotto un bel bosco aperto, il percorso si ricongiunge a una pista forestale.
Si segue la pista per pochi metri sulla destra per poi imboccare nuovamente una mulattiera in discesa nel bosco, con alcuni ampi tornanti. Il percorso prosegue rapidamente in discesa, prima sotto lecceta, poi sotto un’alta macchia evoluta e si ricongiunge alla pista forestale appena lasciata molto più in basso, nel punto in cui, sulla sinistra, ha inizio anche il sentiero 210.
Si prosegue sulla sterrata, tenendo la destra ormai in piano e tenendo la destra anche al bivio successivo, dove è presente una sbarra che impedisce il transito nella pista a veicoli non autorizzati. In breve si raggiungono gli edifici di Medau Monte Nieddu, sede dell’Agenzia Forestas.
Dati catastali e altimetrici
Galleria fotografica
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Opinioni
Recensioni
Aloisio
Sentiero Bello, va un po' pulito dalla vegetazione arbustiva che sta invadendo tutto il piano di calpestio
Maureddu
Bello, complimenti all'Agenzia Forestas