Girgini - Rifugio La Marmora T-722
Il sentiero
Descrizione tappe (roadbook)
Si parte dalla strada forestale per Foresta Girgini, ai piedi dell’omonimo rilievo calcareo che segna col suo profilo un punto di riferimento per tutta l’area. Poco a sud del taccu si incontra prima il vivaio e poi una zona attrezzata con panche e tavolini, in località Sedda ‘e s’Ena, dove si stacca una sterrata sulla sinistra ed ha inizio il sentiero.
Si sale leggermente seguendo la sterrata, sotto un bel bosco formato di lecci annosi che si diradano ben presto, lasciando il posto ai ginepri e ad un piccolo rimboschimento. La salita è qui più ripida e la sterrata si trasforma in una carraia poco praticabile, fino a raggiungere la zona di Funtana Lettu Piccinnu dove è presente una sorgente. Si svolta a destra e poi si prende un sentiero a sinistra, inizialmente in salita decisa, poi con dislivelli meno marcati.
Il sentiero aggira le pendici occidentali di Bruncu Allasu, con bella vista sulla zona di Girgini, ormai circondato solo da vegetazione a gariga e saltuari affioramenti di rocce metamorfiche. Ci si porta gradualmente sul versante nord, arrivando in vista della cresta più alta del Gennargentu, della imponente pietraia di Su Sciusciu con i sui ripidi impluvi coperti da vegetazione riparia ad ontani neri. Superata Funtana Furau la traccia scende leggermente mirando proprio a due impluvi nella zona di Sa Minna.
Superato il secondo impluvio si incontrano delle recinzioni per il bestiame e si risale leggermente fino a raggiungere i resti di una strada sterrata, costruita su una antica mulattiera creata per la costruzione di alcuni punti di presa dell’acquedotto. Si prende quindi la carraia piegando a sinistra, in leggera discesa, raggiungendo un bivio evidente presso un costone panoramico dove è presente una casina dell’acquedotto. Qui si prende a destra in decisa salita, sui resti di una sterrata anch’essa costruita sui resti di una antica mulattiera. In origine, la mulattiera raggiungeva e serviva probabilmente proprio il Rifugio La Marmora, crollato pochi anni dopo la sua edificazione per imperizia costruttiva e carenza di manutenzione.
Si prosegue in salita tenendo sulla destra la poderosa frana granitica di Su Sciusciu, nella quale vegetano alcuni tassi di dimensioni notevoli. Si supera un piccolo impluvio dove è presente un’altra casetta per la presa dell’acqua, proseguendo ancora in salita fino ad un impluvio presso grossi ontani dove il fondo viario diviene un esile sentiero. In salita si distingue già il cumulo di rovine del vecchio Rifugio.
Ci si dirige a nord verso un affioramento roccioso, compiendo un tornante e riprendendo ancora a salire decisamente fino a raggiungere le rovine dell’edificio. In questo luogo ci si raccorda anche al sentiero 721.
Dati catastali e altimetrici
Galleria fotografica
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