Cantina Ferraris - Ovile Linas (D 112)
Il sentiero
Informazioni utili
Descrizione tappe (roadbook)
Si parte dalla Cantina Ferraris, raggiungendo la sterrata poco sotto le costruzioni del vecchio ovile, in posizione scenografica sotto le cime della zona detta genericamente Magusu. La bella e vecchia costruzione è stata ristrutturata dall’Agenzia Forestas ed oggi è costantemente presidiata; nei dintorni sono spesso visibili i cervi sardi. Si procede nella sterrata in direzione nordovest, col fondo viario che va gradualmente a peggiorare. Superata una struttura che funge da raccolta dell’acqua, la strada diviene un sentiero e tiene a sinistra l’ormai vicino corso del Rio Cannisonis.
Si giunge dopo circa 1,5 km in prossimità dell’incrocio con il sentiero 101, che andrà preso virando a sinistra (e percorrendolo per 1 km in salita fino al bivio con il sentiero 113) da chi vuole raggiungere la cascata di Piscina Irgas (o proseguire il 101 per affacciarsi sulla valle di Oridda lungo le alte vie). il nostro sentiero (112) prosegue invece mantenendo la destra a questo incrocio.
Superato dunque l'incrocio con il 101, si prosegue mantenendo la destra e raggiungendo dopo un breve tratto anche l’incrocio con il sentiero 109. Si risale leggermente tenendo sempre la destra, in una bella mulattiera che esce dal bosco in località Cuili Mannu, dove si riconoscono alcune vecchie strutture pastorali.
Nei pressi di una grossa quercia da sughero il sentiero riprende a salire, prima evidente su una bella mulattiera, poi man mano più incerto nella lecceta, man mano che la quota aumenta. Si percorre il fondo di un largo impluvio sui resti di una mulattiera di carbonai, riconoscibile anche dalle vaste aie carbonili ai lati del sentiero. La traccia si sposta sulla sinistra, uscendo in campo aperto e concedendo una vista splendida d’intorno sulla zona di Muru Mannu e le cime di Magusu. Si rientra nel bosco ancora su una larga mulattiera, ormai nella zona di Arrusrabus.
La mulattiera diviene gradualmente una dismessa pista forestale, procedendo sempre in salita, assai graduale. Nei pressi di un tornante è possibile deviare a sinistra per visitare la cascata di Arrusrabus (nota anche come Arrusarbus). Si riprende a salire sulla strada principale, giungendo ad un evidente bivio dove si gira a sinistra.
Si è ormai su una strada sterrata che procede in piano o con scarse pendenze in direzione prima nordovest e poi, aggirata la testata dell’impluvio di canale Arrusrabus, verso sudovest. Superati alcuni castagni nei pressi di una sorgente nascosta si incontra una deviazione evidente a sinistra che porterebbe in pochi passi alla Baita Porcella, nota anche come Baita Linas, la cui particolare architettura rimanda appunto a costruzioni alpine. La struttura è ora in stato di degrado, ma davanti al suo ingresso si trova una spianata naturale con una vista eccezionale sull’intero cammino percorso e sulle cime più alte del Linas. Si ritorna sulla sterrata principale, giungendo in pochi minuti alle strutture dell’Ovile Linas, alle quali si ricongiunge anche il sentiero 101.
Dati catastali e altimetrici
Galleria fotografica
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