Arcu 'e Tidu - Baccu Malu (Sentiero Italia Tappa 28) (C-800)
Il sentiero
Informazioni utili
Descrizione tappe (roadbook)
Si parte dal valico di Arcu ‘e Tidu, presso la Caserma Noci sede dell’Agenzia Forestas. Davanti al cancello delle belle strutture, dove è anche presente il museo del Cervo Sardo, si incontrano i segnali del sentiero sulla sinistra, con il viso rivolto verso l'entrata della sede Forestas.
Si scende costeggiando la recinzione della sede Forestas e lasciandosi la strada asfaltata alle spalle, proseguendo su lecceta mista a rimboschimento di pini, per poi raggiungere un’ampia radura dove vegetano alcuni eucaliptus dopo aver oltrepassato una vecchia sterrata. Si guada il Riu Campu Omu, cominciando a salire con una bella mulattiera nel bosco e tenendo la destra al bivio successivo, raggiungendo in breve la pista forestale che collega la Caserma alle cime della montagna.
Si prosegue sulla pista in leggera salita, con belle vedute sulla zona di Maidopis e sulla vallata del Riu Campu Omu quando la vegetazione lo permette. Si tiene a sinistra la vasca di S’Eremigu Mannu, da cui parte l’acquedotto che alimenta la Caserma Noci e si prosegue sulla sterrata principale finché, in una bella sella boscata, si incontrano i ruderi dell’edifico noto come Gunventu. Si tratta di un’area archologica, non ancora indagata con metodi scientifici, di grande interesse storico. Si prosegue ancora per pochi metri sulla sterrata, poi abbandonandola per un sentiero sulla destra.
Si scende guadando facilmente il Rio Gunventu, per poi cominciare a risalire ripidamente nella lecceta. La salita si fa più ripida e impegnativa quando si guadagna quota sulle pendici del Bruncu Perdu Cossu, su una bella mulattiera di carbonai con tornanti nel bosco. Grosse aie carbonili raccontano dell’epoca in cui la lecceta primaria fu rasa al suolo e trasformata in carbone da legna. Si svalica in località Perdu Cossu, incontrando sulla destra la deviazione col sentiero 812.
Si prosegue la salita in direzione est, salendo ora più gradualmente e raggiungendo un caratteristico passo tra grossi roccioni in località s’Intaccu de Perdu Cossu. Da questo punto la mulattiera si trasforma in un bel sentiero che zigzaga tra grossi macigni granitici, con belle vedute sulle vette rocciose che contraddistinguono la parte alta dei Sette Fratelli. Si incontra sulla sinistra una deviazione che porterebbe in zona Baccu Malu, poi si svalica in località Arcu Su Padentinu, cominciando a scendere con ampi tornanti di nuovo su mulattiera e sotto il bosco in direzione sud, fino a raggiungere poi risalendo e percorrendo una schiena rocciosa ingombra di un bosco giovane in località Acqueddas, con spunti panoramici sorprendenti. Si scende nel bosco in località Conca ‘e S’Ilixi fino a raggiungere una sterrata.
Si è in località Arcu Straderis e si tralascia la deviazione col sentiero 800° sulla destra, tenendo la sinistra. Da qui il sentiero scende ripidamente nel bosco, in direzione Est e verso il mare ormai visibile. Poco più in basso si imbocca una bella mulattiera che si tiene vicina al corso del Riu Ceraxa, proveniente dalle cime maggiori della montagna. Il percorso si porta sulla sponda opposta e si tiene in quota, traversando sotto la cima del M. Melas, poi in discesa e raggiungendo un valico panoramico presso una strada sterrata in località Pedra de Sa Mitra. Si segue la sterrata in discesa, nel bosco, tenendo la sinistra ai due incroci successivi.
In località Mitza de sa Teula la sterrata si trasforma in una mulattiera, percorrendo un tratto con lievi pendenze e poi in ripida discesa nell’ampio impluvio di Baccu Sa Figu. Si segue la mulattiera perdendo costantemente quota fino a quando si incontra una sterrata, ormai all’interno del cantiere forestale di Castiadas. Da qui in discesa si raggiunge rapidamente l’ex Colonia Penale, presso il grande piazzale dove il sentiero ha termine.
Dati catastali e altimetrici
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