AVVERTENZE
QUESTO ITINERARIO è riportato "tal quale" a titolo informativo e di mera recensione/ricognizione degli itinerari presenti nel territorio - come fornito e recensito dal progetto OAST condotto dal GAL BMG nel 2024.
NOTA: Molti itinerari sono composti da percorsi stretti e richiedono una cura periodica della vegetazione, al momento non assicurata da una gestione di tipo ufficiale, non essendo il tracciato inserito nella"rete escursionistica della Sardegna".
Nota 2: Prima di recarvi sul posto si consiglia di raccogliere informazioni sullo stato di fruibilità, presso il comune competente, per avere certezza dell'effettiva percorribilità dell'itinerario scelto.
IL PERCORSO IN PILLOLE (elementi informativi essenziali)
Il punto di partenza è il parcheggio nella via principale del paese, corso Umberto, che è anche la Strada Statale 388. Il archeggio si trova davanti al civico 107, dove c’è una piccola tettoia. Percorrete corso Umberto in discesa e siete già in traccia poi, in corrispondenza della piazzetta Marconi e della traversa a destra (via Roma), voi girate a sinistra, seguendo il cartello che indica la chiesa di San Nicola. Si tratta di via Vittorio Emanuele ma non c’è scritto, all’intersezione con la strada principale dalla quale provenite c’è scritto soltanto “Chiesa di San Nicola”.
Descrizione
L’itinerario è mediamente scorrevole, privo di particolari difficoltà tecniche, a parte la mulattiera in salita a inizio traccia, alla periferia est del paese. È una via di grande pregio storico e naturalistico, con le chiome degli alberi ai lati opposti del viottolo che creano frequenti gallerie naturali, creando confortevoli zone d’ombra. Per la pendenza e per il fondo a tratti sconnesso richiede un certo impegno, ma può essere allo stesso tempo divertente, ragion per cui alla fine dell’itinerario, con una breve deviazione in asfalto lunga appena 300 m, potete riportarvi alla sua estremità alta per tornare in paese su questa stessa mulattiera, percorrendola ora in discesa. L’escursione consente di ammirare ambienti boscosi, nella prima parte del percorso, e ambienti coltivati, come i vigneti lungo la sterrata finale, comunque alternati a sezioni di bosco e di macchia. Tra queste due sezioni del percorso, alla quota più bassa, il ponte sul rio Mannu, con l’accesso a un laghetto artificiale distante appena 1 km. Vale la pena una deviazione per una visita, tornando poi al ponte per riprendere l’itinerario anulare. L’estremità nord è la zona del monte Olisetzo, nel territorio di Neoneli. Ci si arriva attraverso una sterrata cui si accede saltando una rete alta una quarantina di cm. Non state violando alcuna proprietà privata: in quel punto, che mette il omunicazione il territorio di Ortueri con quello di Neoneli, occorrerebbe un cancelletto apribile, dato che state emplicemente entrando nel parco comunale di Neoneli. L’altra estremità di questo parco, quella in corrispondenza del monte Olisetzo, non a caso è sempre accessibile a ciclisti e pedoni ed è chiusa soltanto per le automobili. Questo punto sotto il monte Olisetzo è anche l’inizio di una via di fuga verso nord, che arriva alla Strada Provinciale 4 in appena 600 m, nei pressi dell’accesso dell’oasi di Assai. La discesa verso il rio Mannu attraversa una zona di pascoli di buon valore paesaggistico ma in alternativa, se vi piace il sottobosco, potreste valutare la percorrenza del sentiero di Roja Su Strumpu, che ugualmente ha inizio nel bivio sotto il monte Olisetzo e del quale trattiamo nel paragrafo Camminabilità.
Camminabilità
I tratti di asfalto sono pochi e brevi, perciò questo itinerario si presta anche al trekking ma, se 18 km fossero troppi, la parte più interessante per la percorrenza a piedi è quella iniziale, fino al monte Olisetzo. Fin qui avreste percorso 6,2 km e con altri 600 m, percorrendo la via di fuga verso nord, sareste alla Strada Provinciale 4 (a 150 m dall’accesso dell’oasi di Assai), nella quale potreste usufruire di un transfer. Se invece il vostro obiettivo fosse il ponte sul Rio Mannu, potreste arrivarci, in alternativa alla traccia ordinaria attraverso i pascoli, percorrendo in discesa il sentiero nel sottobosco di Roja Su Strumpu, che ha inizio nel bivio sotto il monte Olisetzo e in circa 3 km arriva a valle alla strada asfaltata nei pressi del ponte. Dal momento che questo sentiero si sviluppa sulla riva sinistra di un torrente, le sue condizioni sono sempre dubbie, perché una piena può devastarne il fondo così come, se nessuno se ne prende cura, bastano pochi anni per essere occluso dalla vegetazione. Per queste ragioni, nel caso risultasse inaccessibile nel mezzo, vi consigliamo di provare a percorrerlo soltanto se avete il tempo e le energie per tornare indietro a riprendere la traccia ordinaria.