Da Monte Agruxiau a Funtana Coperta (D-314)
Credits immagine Agenzia regionale FoReSTAS
Il sentiero
Informazioni utili
Descrizione tappe (roadbook)
Partendo dalla piazzetta del villaggio di Monte Agruxiau - costruito nella metà dell’800 dalla società belga Vieille Montagne - ci lasciamo alle spalle la sede dell’Agenzia Regionale Forestas e la chiesetta dedicata a Santa Barbara e ci dirigiamo a sud fiancheggiando la pineta che separa il villaggio da quello di Bindua.
Percorse poche centinaia di metri nella strada asfaltata comunale raggiungiamo l’edificio che ospitava la scuola elementare della frazione: il villaggio, che rimane alla sinistra del percorso, è sorto in maniera spontanea ai margini della Miniera di San Giovanni nella prima metà del ‘900, ed è tuttora abitato e dispone di bar e tabaccheria aperti fin dalle prime ore del mattino.
All’altezza della scuola, sul lato opposto della strada, emergono i resti di un ponte ferroviario che imbocchiamo tramite una piccola rampa per inoltrarci, in direzione ovest, nel tracciato ex ferroviario che fu della Gestione Governativa delle Ferrovie Meridionali Sarde (FMS): si tratta di una ferrovia a scartamento ridotto, inaugurata nel 1926, che ha garantito il servizio passeggeri e merci per un tracciato di 113 Km sui rami Iglesias -San Giovanni Suergiu- Calasetta e San Giovanni Suergiu-Narcao-Siliqua fino al 1974, anno in cui il servizio venne sostituito da mezzi gommati. L’area di sedime, privata delle rotaie e delle traversine, è ora una comoda e suggestiva pista che permette di godere della vista del monte San Giovanni con la miniera e le laverie ottocentesche che emergono dalla fitta vegetazione.
Questo tratto è reso ancor più suggestivo dall’attraversamento di una galleria ferroviaria e di alcuni ponti, l’ultimo dei quali attraversa la statale126 all’altezza della località di Funtana Coperta in cui, come un suggestivo plastico della Lima, si intersecavano due ferrovie (quella delle F.M.S. e quella privata della Società di Monteponi) e una strada nel luogo in cui insisteva la prima laveria semimeccanica del territorio nota come Keller Nobilioni (oramai praticamente scomparsa).
Da qui, ove termina il tracciato del 314, si possono imboccare tre diverse direzioni: Gonnesa (sul sentiero 513) o Monte Scorra (sul sentiero 315) oppure Laveria Vecchia (sulla variante 513-A).
Dati catastali e altimetrici
Galleria fotografica
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