Su Mannau - Miniera Arenas (D 336)
Il sentiero
Descrizione tappe (roadbook)
Si parte dallo slargo che sta poco sotto le grotte di Su Mannau, tenendo a sinistra il punto di ristoro e cominciando a camminare nella bella pista che si dirige verso la montagna. Si sale leggermente su terreno aperto, arrivando al valico di Terras Nieddas dove si trovano i resti dell’omonima miniera ed alcuni forni di calcinazione. Qui si incontra il bivio col sentiero 336B.
Si entra nel bosco di leccio, scendendo rapidamente verso il fondo del Riu Maccioni. Alcuni varchi nella vegetazione permettono di ammirare il bel vallone. Si arriva sul greto in località Roia Is Codis, dove ci si riunisce anche al sentiero 335.
Si prende a sinistra, su pista disastrata dalle alluvioni. Subito le pareti laterali si stringono e si alzano: si è il località Gutturu Pala, una delle più suggestive della montagna Fluminese. Il canyon era percorso da una bella strada che serviva le miniere presenti, appartenute alla FIAT e tra le ultime ad essere chiuse: le numerose coltivazioni sono molto evidenti lungo il tracciato, ma l’alluvione ha distrutto la strada. Si arriva alla larga pista che da Su Zurfuru porta in direzione di Pubusinu appena usciti dalla gola, in prossimità delle ultime strutture minerarie.
Si prosegue a destra nella sterrata, in ottime condizioni, fino a giungere alle Sorgenti di Pubusinu, le seconde in Sardegna per portata. Poco sopra si trova l’agriturismo omonimo. Si prosegue sulla sterrata principale, costeggiata da alcune recinzioni, per poi entrare nel bosco sempre su pista, in costante salita, superando gli incroci coi sentieri 331, 331A. Poco oltre quest’ultimo incrocio, sulla sinistra, si distingue la caratteristica struttura di S’Arrocca Accotzada.
Si giunge al bivio col sentiero 336A in prossimità degli scavi minerari di Monte Serrau. Qui il sentiero piega a destra abbandonando la pista principale, che potrebbe essere invece seguita da chi ha percorso l’itinerario in MTB per maggiore facilità seguendo il sentiero 336A fino a Is Cruccuris e poi sempre su pista fino ad Arenas. Il 336 procede invece in salita nel bosco su una pista, abbandonandola poi sulla destra in un ripido canale percorso da una mulattiera di carbonai talvolta dilavata.
Terminata la ripida salita, ci si porta sulla sinistra su una bella mulattiera di carbonai sotto un giovane bosco di lecci. Sulla sinistra si trova la vedetta di Monti Serrau, distante pochi metri dal sentiero, da cui si gode una vista privilegiata su gran parte della costa occidentale sarda. Si comincia a scendere superato un valico dove sono presenti alcuni scavi minerari a cielo aperto, giungendo in breve, di nuovo su pista, nei pressi della grande laveria abbandonata della miniera di Arenas. Da qui si prende a destra, su una comoda pista che transita accanto a quel che resta dei bacini di arricchimento, per terminare il percorso presso l’antica stazione del peso della Miniera Arenas, dove si incontrano anche i sentieri 330 e 331.
Dati catastali e altimetrici
Galleria fotografica
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