Gairo Taquisara - Ulassai (C 504)
Il sentiero
Descrizione tappe (roadbook)
Il sentiero parte dalla stazione ferroviaria di Gairo Taquisara. Inizialmente attraversa un bosco misto di conifere e latifoglie sempreverdi, con percorso sub-pianeggiante, per poi arrivare nell’alto versante calcareo, dove la copertura arborea è notevolmente inferiore, ma aumenta maggiormente la suggestione del percorso da un punto di vista panoramico. Si arriva infine all'area archeologica situata sul "Taccu" di Osini, al confine amministrativo tra i comuni di Gairo e Osini, su una suggestiva rocca naturale dalle ripide pareti calcaree. Gode di un eccezionale dominio visivo sull'Ogliastra e sulle Barbagie. L'insieme, di particolare suggestione, comprende un nuraghe complesso con annesso villaggio, una grotta con due ingressi, due tombe di giganti e due nuraghi monotorri.
Lasciato il Nuraghe Serbissi il sentiero prosegue sino all’incrocio con il sentiero C 521 in località S’Accu e Serbissi, si procede poi in direzione Est lungo la strada sterrata vicinale denominata Perdu Cuccu attraversando un bosco misto di conifere e latifoglie sempreverdi; dopo circa 1 km si incontra una prima deviazione (sentiero C 504a) per salire ad uno dei punti panoramici da cui si può osservare l’intera vallata sul Rio Pardu; proseguendo sul sentiero principale, dopo 480 m. si incontra una seconda deviazione, C 504b, con cui si raggiunge un ulteriore punto panoramico. Proseguendo lungo la sterrata si supera la deviazione per la vedetta antincendio sita in località Su Scrau per raggiungere la località Porcile ‘e Gavoi.
Il percorso prosegue in discesa lungo una strada pavimentata sino alla località Pizzu ‘e Taccu, da qui si continua lungo una strada asfaltata fino a raggiungere il punto di informazione di S’Armidda ubicato presso la sede del presidio forestale Oasi Girisaire, oltrepassata quest’ultima struttura si raggiunge dopo circa 600 m. l’incrocio con il sentiero C 505 in località Su Postorgiu ‘e mesu. Imboccando il sentiero in direzione Sud si raggiunge il piazzale della Grotta di Su Marmuri. In questo sito il sentiero incrocia per la seconda volta il sentiero C 505, a destra.
Proseguendo in discesa lungo la strada asfaltata in direzione del paese di Ulassai si incrocia il sentiero C 503a in località Lecorci, in prossimità delle omonime cascate, particolarmente suggestive e visibili nel periodo autunnale o invernale successivamente a piogge abbondanti. In quest’ultimo tratto del percorso, dal piazzale della Grotta all’incrocio successivo è possibile ammirare diverse opere dell’artista Maria Lai, fra i quali il muro del Groviglio, la casa delle inquietudini e immediatamente dopo l’opera denominata il Dinosauro. Da qui, continuando sulla strada asfaltata, si raggiunge il centro abitato, dove, percorrendo la via Santa Croce si giunge al termine del sentiero in corrispondenza del Lavatoio comunale, riqualificato con opere degli artisti Maria Lai, Costantino Nivola e Guido Strazza. Da questo sito si prosegue per i sentieri C 506 e C 503.
Dati catastali e altimetrici
Galleria fotografica
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