Miniera S. Giovanni - Gonnesa (D 511)
Credits immagine CC- Agenzia regionale Forestas
Il sentiero
Informazioni utili
Descrizione tappe (roadbook)
La partenza è a sud ovest del piazzale in ghiaia utile per lasciare le auto, e si sviluppa in un sentiero stretto che attraversa le vecchie discariche di ghiaia, ormai colonizzate dal bosco di pini nella prima parte e di querce nella successiva, camminando verso ovest. La passeggiata è fresca e piacevole e costeggia dall’alto la strada statale 126, che conduce a Calasetta. Dopo 610 metri si raggiunge la Laveria Vecchia. Qui è possibile staccarsi dal percorso principale deviando sulla variante 513/A (da Laveria Vecchia a Funtana Coperta) o sul sentiero 514 (da carreggio 120 Laveria Vecchia a Is Guardianus).
ATTENZIONE: in questi numerosi incroci tra sentieri e varianti occorre are attenzione ai segnavia e al numero del sentiero riportato.
Proseguendo sul sentiero 511 si imbocca in direzione ovest un nuovo carreggio che costeggia il monte alla quota media di 120 m s.l.m: è un tratto semplice ma molto bello, perché alterna tratti di bosco con ampie aperture panoramiche, che affascinano l’escursionista promettendo ancor meglio man mano che si guadagna quota. Dopo 750 metri si raggiunge un piccolo spiazzo ombreggiato, che sovrasta di pochi metri le sorgenti-abbeveratoi dove si ristoravano gli animali che trainavano, sui binari delle decauville, i piccoli convogli carichi di minerale. In questo punto si interseca, nelle due direzioni, il sentiero 515 (da Cantoniera F.M.S. n°49 a Villaggio Normann, con tappa intermedia alle sorgenti Normann) che permette di raggiungere in pochi minuti Normann o di ritornare verso Bindua e San Giovanni Miniera.
Il nostro 511 prosegue in direzione ovest, vista sul mare. Superato ciò che resta di un piccolo depuratore si prosegue su uno stradello e poi su una strada mineraria che dovrà essere percorsa in salita fino al Belvedere di Normann, dove ci si potrà riposare un po’, godendo di un’altra anticipazione del panorama sul Golfo del Leone: terminata la pausa, comincerà la salita vera e propria sul versante calcareo (e a tratti particolarmente esposto) del Monte San Giovanni che porta il livello di difficoltà a EE. Il primo tratto immerso nel bosco lascerà spazio a sempre più ampie e suggestive vedute panoramiche con diverse piazzole di sosta.
Sono 150 metri di dislivello da superare in appena 400 metri di sviluppo lineare: non tantissimo ma abbastanza per impensierire chi non è avezzo alla camminata in salita. Si incontrano in questo tratto i resti di teleferiche, gallerie minerarie e impressionanti pareti calcaree.
ATTENZIONE: in questo caso tratto si raccomanda di non lasciare mai il percorso tracciato e di non avventurarsi nelle gallerie, per non incorrere nei pericoli intrinsechi alle zone minerarie.
Quasi al termine della salita si raggiunge una decauville poggiata su un imponente muro di sostegno realizzato con pietre a secco, che ben testimonia la fatica e la maestria dei minatori: si tratta del carreggio 330 che si può visitare percorrendo la variante 511/A (che raccorda su una vecchia decauville i sentieri 511 e 512). Proseguendo in salita restando sul 511 si imbocca un ampio compluvio che conduce al passo Is Ollastus, a quota 378 mslm, dove si può procedere verso Gonnesa o deviare sulla variante 512/B (che raccorda il 511 e il 512).
Proseguendo in salita in direzione ovest, si scorgono imponenti e suggestivi scavi aperti su Punta la Torre, a quota 424 metri: da qui il panorama è davvero unico e lo sguardo può spaziare liberamente in tutte le direzioni, in particolare sul mare che bagna la zona sud occidentale della Sardegna e le sue isole. Improvvisamente si aprirà una veduta dall’alto sul paese di Gonnesa che raggiungeremo scendendo su una strada mineraria tanto impervia quanto panoramica.
A quota 143 troveremo la Stazione dei ripetitori. Da qui è possibile imboccare la variante 513/B che raccorda il 511 e il 513 all’altezza di Ortu Coccu, passando davanti al piazzale della vecchia galleria Howard, ormai occlusa. Proseguendo sul sentiero 511 per ulteriori 1650 metri si scende fino al paese di Gonnesa con punto di arrivo al campo sportivo.
Dati catastali e altimetrici
Galleria fotografica
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