Medau Monte Nieddu - Is Allineddus (D-210)
Il sentiero
Informazioni utili
Descrizione tappe (roadbook)
La partenza si trova lungo la sterrata che da Medau Monte Nieddu conduce in direzione ovest, percorsa nel tratto iniziale dal sentiero 207. Il tracciato del 210 parte, in effetti, nell'incrocio tra due piste che si trova a circa 900 m dalla sede di Medau Monte Nieddu: sarà pertanto necessario utilizzare, per un primo tratto, il 207.
Quando il 207 si distacca dalla pista si trova il cartello di inizio sentiero 210, indicante proprio il proseguimento della pista. Si continua quindi sulla pista sterrata, in graduale salita con alcuni tornanti, tenendo sulla destra l’impluvio del Riu Is Figus sotto una bella lecceta. Quando la sterrata piega ad est con un brusco tornante la si abbandona, imboccando sulla destra una larga carrareccia che si stacca proprio nel gomito del tornante.
Sotto il bosco si raggiunge rapidamente la zona di Porcili Mannu, dove si trovano i resti di un antico ovile ed una casetta ("ovile modello") restaurata dall’Agenzia Forestas.
Si sta camminando sulla carrareccia che diviene, dopo un impluvio, una mulattiera nel bosco, circondata dalle classiche aie carbonili che ne richiamano la funzione originaria, legata all'utilizzazione del bosco per la produzione di carbone.
La mulattiera attraversa il bosco e si porta sulla riva sinistra (destra in senso di marcia) di un torrente, poi lo attraversa nuovamente proseguendo ampia e ben seguibile e cominciando a salire ripidamente verso S'arcu e S'arena. La salita è costante e non concede pause: il riferimento è sempre la mulattiera, mentre a destra si tiene il corso del torrente, in carta come Riu Scovargiu. Un ultimo, deciso strappo in pendenza porta al valico noto come S’Arcu ‘e s’Arena (talvolta riportato anche come s’Arcu de su Brabaxinu).
Nel valico a S'arcu s'Arena si incontra anche il sentiero 216 (che qui ha inizio). La cresta su cui si è giunti si affaccia sulla zona del Riu Maxias e della foresta di Pantaleo sebbene questi siano celati dalla vegetazione. Si prende a sinistra, in direzione sud, cominciando a percorrere un displuvio sotto un bosco giovane e poi salendo ripidamente. La mulattiera è stata completamente cancellata dalle alluvioni e dal frugare dei cinghiali. Ci si porta sulla destra dopo alcuni stretti tornanti nel bosco, riguadagnando la cresta del ripido costone tra roccette sparse sotto una lecceta giovane. I varchi nella vegetazione concedono viste splendide e generose su Is Caravius e verso la foresta di Pantaleo.
Si scollina in zona Punta Matta Sola (992 metri slm) trovandosi sotto un fitto corbezzolaio frequentato dai cervi. Sulla sinistra, vicinissimo ma non visibile dal sentiero, passa l’itinerario 207 che si raggiungerebbe in pochi passi (50 metri lineari) in prossimità di un valico (collegamento non segnalato). Si riprende a salire leggermente mentre la vegetazione a corbezzoli lascia il posto ad ampie chiarìe con vegetazione a gariga, nella quale, in primavera, spiccano le fioriture delle peonie. Un’ultima salita porta alla cima di Monte Maxia, dalla quale si domina un panorama sensazionale su tutto il parco di Gutturu Mannu e sull’intera Sardegna meridionale, a partire dai Sette Fratelli e da Capo Carbonara per arrivare a Carloforte, passando per Cagliari ed il basso Campidano.
Dalla cima si scende gradualmente sempre su terreno aperto. Sulla sinistra corre parallelo il 207 che, anche in questo punto, si raggiungerebbe in pochi passi (30 metri lineari) sotto i corbezzoli. Giunti a una sella boscata il sentiero si butta sulla destra, in ripida pendenza ed in direzione nordovest, scendendo ripidamente di quota e imboccando una mulattiera che raggiunge la schiena di un largo costone in località Murdegus de Maxias.
Si incontrano vari sentieri nel bosco, dove la segnaletica (non ancora ottimale!) è fondamentale per orientarsi negli incroci. A quota 730 circa si scende sulla sinistra, sempre su mulattiera, svoltando ancora a sinistra e cominciando a risalire rapidamente, poi con maggiore gradualità.
Si tagliano obliquando i versanti rocciosi di Monte Maxia, risalendo gradualmente fino ad arrivare alla meta che sulle carte è indicata come Is Alineddus (sotto punta Acqua Callenti) noto anche come s’Arcu ‘e S’Arena, dove il sentiero ha termine e si incontra nuovamente l’itinerario 207. In questo luogo si raggiunge anche il sentiero 200, percorso di lunga percorrenza, che porta da Pixinamanna a Pantaleo passando per Is Cannoneris.
Dati catastali e altimetrici
Galleria fotografica
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