Salita sul Monte Caravius (D 221)
Credits immagine CC- Agenzia regionale Forestas
Il sentiero
Informazioni utili
Descrizione tappe (roadbook)
Il percorso parte dall’innesto della vecchia rotabile mineraria al km 49,1 della SS 293 (m 231 s.l.m.). Si percorre la rotabile, che con una coppia di tornanti guadagna quota, per circa 1,2 km; si imbocca, quindi, il tracciato di una ulteriore vecchia carrabile, che si innesta sulla sinistra della rotabile (m 320 s.l.m.), e la si percorre in direzione SE, fino a guadare il Riu Fluminiadamu (m 340, h 0.45)
NOTA: questa parte del percorso potrebbe essere leggermente accorciata di circa 1,5 – 2 km (e 130 m di dislivello) parcheggiando le auto in località Medau Pilisi (m 397), imboccando il sentierino dirimpetto alla stradina di accesso a Medau Mancas (m 368) che porta in 5 min. sulla vecchia carrabile e quindi, in ulteriori 10' al guado sul Riu Fluminiadamu, dal quale si prosegue seguendo il percorso sotto descritto.
Si segnala nelle vicinanze la presenza di una miniera di barite abbandonata.
Guadato il rio, superato poche decine di metri più avanti un tornante a sinistra, si prosegue su mulattiera in direzione NE, fino a quando la mulattiera proseguirebbe in direzione SE; qui si svolta invece a destra, in direzione S – SO (h 0.10 – 0.55), su una mulattiera che risale il costone in decisa salita. Si percorre questa mulattiera che, dopo la salita iniziale, si dirige verso SE fino a attraversare la rotabile mineraria (m 510, h 0.35 – 1.30). Attraversata la rotabile, si imbocca una carrabile, esattamente dirimpetto, e la si percorre per circa 150 m in direzione SO, svoltando quindi a sn su mulattiera in direzione E che, in leggera salita, parallelamente alla rotabile, porta fino ad Arcu de Sa Mossa (m 588, h 0.20 – 1.50).
NOTA: anche questa seconda parte del percorso potrebbe essere evitata raggiungendo Arcu de Sa Mossa direttamente in auto lungo la rotabile mineraria, stretta e a senso unico in discesa dopo Arcu de sa Mossa.
NOTA 2: Da Arcu de Sa Mossa si può ammirare un magnifico panorama: da sinistra verso destra, la cresta granitica di M. Genna Spina (m 971), la Rocca Steria (m 1009, il M. Is Caravius (m 1112) e quindi, dopo l'Arcu Sa Gruxitta (m. 996), le punte di Sa Gruxitta e Sa Mirra e i monti Tiriccu (m 1104) e Nieddu oltre che sulle boscose e verdeggianti vallate sottostanti e sul Cuile Giriadroxiu.
Da Arcu de sa Mossa si riprende la rotabile mineraria (in peggiori condizioni) e la si percorre in direzione S-SE per circa 1 km, scendendo verso il fondovalle, quindi si svolta a sn su altra rotabile (che riporterebbe ad Arcu de Sa Mossa) in direzione NE fino al Cuile Giriadroxiu (m 469, h 0.20 – 2.10).
Dall’ovile si stacca, inizialmente diretta a N, una mulattiera che porterebbe a traversare il Riu Mannu e, contornando la Puntata s’Eni su Pani (m 481), a raggiungere dopo un lungo giro i ruderi del Medau di Conca Carrogas (m 440). Noi raggiungiamo quei ruderi seguendo un sentiero più breve che si innesta sulla destra della mulattiera, immediatamente a valle dell’ovile Giriadroxiu, e che porta ad attraversare il Riu Mannu a monte della confluenza del Riu Matzeu Matta (h 0.10 – 2.20). Quindi, con direzione E, guadato un paio di volte il rio, si raggiungono i ruderi predetti (h 0.20 – 2.40).
NOTA: La mulattiera che contorna la P.ta S’Eni su Pani meriterebbe di essere percorsa, per la suggestività dei luoghi (torrente, ruscelli, cascatelle), da chi non avesse il tempo o l’allenamento necessari per proseguire la salita verso il M. Is Caravius, realizzando un giro ad anello con il tratto segnato del sentiero 221.
NOTA 2: Alcuni guadi sul Riu Mannu non sono però attraversabili in caso di piena del fiume!
La località è suggestiva, dominata dai torrioni granitici di Punta Carrogas (m 629) e Conca su Murigau (m 529). Si prosegue sulla ds in direzione S, trascurando la mulattiera che a sn proviene da Giriadroxiu e una diramazione, sempre a sn, che andrebbe verso Rocca Steria. La mulattiera ora risale il rio Matzeu, attraversandolo più volte e dirigendosi verso SE, finchè raggiunge, a quota 750 m circa (h 1.10 – 3.50), la carreggiabile, ora in pessime condizioni, che proviene, dopo aver risalito la valle del Riu Mannu, da Arcu de Sa Mossa.
Si attraversa questa carreggiabile, trascurando la sua prosecuzione sulla sinistra, e, proseguendo in direzione SE, si imbocca un’altra vecchia carrabile in ripida salita e completamente disastrata, esattamente di fronte. Raggiunta una sorgente (h 0.10 – 4) la vecchia carrabile prosegue sotto il bosco con una seria di cinque tornanti, fino ad arrivare, in leggera discesa verso E, ad Arcu Sa Gruxitta (996 m, h 0.45 – 4.45), dove si può sostare comodamente.
Dal passo, risalendo la boscosa cresta sud, su tracce di sentiero, si arriva alla vetta del Monte Is Caravius (m 1113, h 0.30 – 5.15), la cima più elevata del Sulcis.
Il panorama è assai ampio, dominato a NO, oltre il sottostante Arcu s’Arbutzus (m 1000), dagli imponenti torrioni granitici del Lattias.
Dati catastali e altimetrici
Galleria fotografica
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Opinioni
Recensioni
Alessio
Percorso lungo, impegnativo ma bellissimo, sia per il panorama che si gode già arrivati a arcu sa mossa, e poi dopo arcu sa Gruxitta, sia per il fascino della scalata attraverso un tracciato ben segnato, sulla vetta più alta dei monti del Sulcis, da percorrere assolutamente!
Giova
Il sentiero risulta essere ben segnalato ed inserito in uno dei luoghi più spettacolari della Zona. Già da S'arcu e Sa Mossa si possono ammirare quasi tutte le vette over 1000 del Sulcis, e percorrendo il sentiero in periodi ricchi di pioggia, si gode di diversi angoli meravigliosi. Certamente impegnativo per il dislivello, ma da fare per chi vuole esplorare le meraviglie di questo angolo di Sardegna
Gutturumannaro
Un sentiero Lungo e a tratti poco manutenuto. MA parliamo uno dei sentieri più lunghi e più vari di Gutturu Mannu. Il Caravius, quando ci sali, più che una vetta sembra una collina. Non si capisce che sei oltre mille. Ma vicino c'è il Lattias. S'arcu Sarbutzus, e sei arrivato nei graniti spettacolari.