Photo author - Image credits Comune Esterzili
Informations
Esterzili è un pittoresco paesino il cui centro storico conserva intatto il fascino delle antiche abitazioni della Sardegna. L'attrattiva principale di Esterzili è dovuta alla sua posizione a 1200 metri sul livello del mare del Monte Santa Vittoria. Ad Esterzili si possono visitare numerosi siti archeologici, antiche chiese e ammirare i bei murales che abbelliscono e rendono caratteristico il paese.
Inquadramento del territorio
Esterzili è situato nella parte centro-orientale della Sardegna ed appartiene alla Barbagia meridionale (o di Seulo), sull'orlo di un'area montuosa compresa tra il Gerrei, il Sarcidano e l'Ogliastra, e delimitata:
- dal corso del Rio Flumineddu a Nord Est,
- dall'altopiano del taccu di Orboredu a Sud,
- dalla sponda sinistra del lago artificiale del Flumendosa ad Ovest
- e dal corso d'acqua che prende diverse denominaziooni a seconda dei terreni attraversati, Bau de Sàdali, Bau de Nuluttu e Bau de Bittili, a Nord Ovest.
La sua circoscrizione territoriale comprende circa 11.000 ettari di superficie, in gran parte costituita da magri pascoli naturali, da tavolati calcarei, da rocciai e da pietraie sporgenti, intersecate da profonde valli incassate, in un paesaggio quanto mai aspro e selvaggio con limitate estensioni a boschi cedui.
È un ambiente di montagna, con una altimetria media di circa 800 metri sul livello del mare, che si stende dalla modeste quote di 300 metri delle strette e brevi vallate scavate dall'acqua alla vetta del Monte Santa Vittoria che segna 1212 metri sul livello del mare.
La Rete Escursionistica di Esterzili
In questo territorio sono stati inseriti alcuni percorsi nella sentieristica regionale.
Nel Monte Santa Vittoria abbiamo i sentieri 552 e 553 e 554 che mostrano panorami montani e paesaggistici passando attraverso importanti resti archeologici che raccontano la storia di questi luoghi. Dalla stazione di Betilli parte il sentiero 551 che si congiunge con il 551B e conducono entrambi al centro abitato.
Il sentiero 552 inizia in zona Monti ‘e Nuxi costeggia la pineta che riveste parte della cresta del monte S. Vittoria e incontra nel percorso il villaggio santuario nuragico, dedicato al culto delle acque, datato al Bronzo finale, composto da una grande capanna circolare e un sistema idraulico con due fonti sacre, la prima fonte è addossata alla capanna circolare e presenta gli elementi tipici delle fonti sacre nuragiche, con pozzo coperto da falsa cupola e una scala di quattro gradini per raggiungere la falda acquifera, sormontata da cinque architravi. Il percorso si addentra nella pineta attraverso la strada lastricata e raggiunge il Recinto megalitico nell’estremità nord, si tratta di una muraglia di forma ellittica orientata con l’asse nord-sud costruita da grossi blocchi di scisto con all’interno i resti di una rotonda sacra e le mura di una chiesetta medievale dedicata al culto di S. Vittoria. Percorrendo questo sentiero non di rado è possibile avvistare aquile poiane e altre specie in volo. Si prosegue tra le rocce e la flora costituita da bassa vegetazione, timo, elicriso, ginestre, ammirando il panorama che spazia indisturbato dal Gennargentu, all’Oristanese, al Sarcidano, al Sarrabus Gerrei. Si discende il crinale sino a giungere in località Cuccureddì nel tempio di Domu ‘e Urxìa. Edificato nel Bronzo recente (XIII sec. a.C.) per le sue dimensioni è il tempio a megaron più grande dell’isola, la struttura rettangolare comprende due ambienti interni e si trova racchiuso in un recinto di forma ellittica. Le campagne di scavo hanno portato alla luce una scena votiva composta da bronzetti figurati rappresentanti sacerdotesse, guerrieri e cacciatori.
Il sentiero 554 parte da Domu ‘e Urxià e segue un antico percorso che conduce in località Cort’e Lucetta. Il sito di epoca romana è noto per il ritrovamento nel 1866 di una lastra di bronzo rettangolare, la Tavola di Bronzo di Esterzili, documento epigrafe redatto ai tempi dell’imperatore Otone 16 marzo 69 che riporta la trascrizione di una sentenza con la quale il proconsole Lucio Elvio Agrippa condannava, i pastori sardi della tribù dei Gallilenses colpevoli di sconfinare nelle terre assegnate ai Patulcenses Campani, immigrati dalla penisola e dediti all’agricoltura, i quali probabilmente esposero il documento nel loro villaggio dove venne rinvenuto.
- Il sentiero 551 parte dal centro abitato risalendo verso il tacco di San Sebastiano in cui è presente la chiesa campestre omonima, le rovine di un nuraghe e un’area attrezzata per la sosta. Da qui prosegue verso valle in un sentiero in forte pendenza fino a giungere al rio Betilli dove attraversando un ponte tibetano in legno e corda ci si addentra nella rigogliosa foresta fino a giungere alla storica stazione di Betilli, raggiungibile anche dal centro abitato imboccando il sentiero 551B ciclo-escursionistico che discende fino all’incrocio con il 551.
Il Monte Santa Vittoria
Un rilievo molto accidentato, con notevoli dislivelli causati dagli scoscendimenti dei terreni schistosi e dalla formazione di altipiani calcarei sovrapposti, come il piccolo Taccu di Esterzili che è un lembo del più esteso Taccu di Sadali, e il vasto Taccu di Orboredu - Taccu 'e Linu che poggia sulle propaggini del Santa Vittoria e termina a strapiombo sulla vallata del corso del Flumendosa che lo separa dall'altopiano basaltico di Nurri-Orroli, mentre ad Est declina nella valle del Flumineddu che lo stacca dal tavolato calcareo di Ulassai e di Perdasdefogu. Tutto il territorio è dominato dai venti di nord ovest, maestrale e tramontana, ha però qualche modesta conca riparata dal freddo con limitate possibilità di coltivazioni, specialmente nelle strisce terrazzate lungo i corsi d'acqua. La maggior parte della superficie comprese le poche estensioni forestali, è sfruttata solo a pascolo brado con greggi di capre e di pecore e con branchi di vacche di piccola taglia in condizioni di selvatichezza.
Tipo di ente
Comune