Sorgente Su Scurzu - Seui (T 110)
The pathway
Roadbook
Il percorso inizia in Località Su Scurzu a circa 35 minuti dalla Caserma Forestale di Ula (Montarbu) dalla quale si giunge percorrendo il primo tratto del sentiero T-113. Inizialmente il sentiero si sviluppa su un tratto di carrareccia che con lieve pendenza, all’ombra del bosco di leccio, conduce dopo circa 1 chilometro ad una piccola deviazione che porta al belvedere che domina la vallata di Riu Ermolinos. Si procede successivamente in un tratto di sentiero in salita che dalla quota di circa 1020 m.s.l.m giunge sino alla quota di 1110 m.s.l.m in località Su Peddorargiu dove si scollina.
Inizia la discesa che giunge in località Middai, a poca distanza dalle medesime cascate, osservabili nel periodo invernale in concomitanza con eventi piovosi intensi. Un ulteriore tratto in salita di circa un chilometro che si sviluppa su una vecchia carrareccia risalente all’epoca dei carbonai, ci conduce ad un bivio nei pressi del Funtana s’Orroli.
Si procede verso ovest nel tratto di sentiero che scende verso la Funtana su Canali, dove la presenza di un'area picnic.
Il sentiero prosegue in direzione nord lungo una strada forestale che percorre un tratto di valle in leggera salita. In questo tratto si iniziano ad apprezzare numerosi lecci di grosse dimensioni. Dopo alcune centinaia di metri si incontra il leccio de S’ilixi ‘e Canali, che risparmiato dal taglio negli anni ’40, rappresenta oggi uno degli esemplari più antichi e maestosi dell’area del Mediterraneo.
Successivamente, il sentiero prosegue in direzione Nord verso la località Scala de sa Marra a quota 1165, unico valico del tacco calcareo di Montarbu. Lo stesso rappresenta una terrazza panoramica dalla quale si può apprezzare il massiccio del Gennargentu con la sua vetta più alta, Punta La Marmora.
Successivamente, sotto la folta copertura del bosco misto di leccio e carpino nero, si discende in forte pendenza verso la località Goppulu a quota 965 metri, dove è presente l'omonima fonte Funtana Goppulu, caratterizzata da una grossa portata d’acqua durante tutto l’anno. Il successivo tratto di sentiero si sviluppa alla base del Tonneri su strada asfaltata e conduce sino al Nuraghe Ardasai. La struttura fa parte di un complesso che comprende anche un villaggio, resti di una tomba di Giganti e forse una fonte sacra. Il nuraghe è monotorre, costruito probabilmente durante il Bronzo medio (XVII-XIV secolo a.C.) con grandi conci di pietra calcarea, in origine sviluppato su più livelli. Oggi si conserva il piano inferiore voltato a tholos e la scala elicoidale che conduceva al secondo livello. Attorno alla torre si estendeva una cortina dotata di torri secondarie, delle quali si possono individuare le tracce (fonte Sardegna Turismo).
Lasciato il nuraghe, il sentiero attraversa l’area denominata Sa Conca su Casteddu, caratterizzata da un bosco a dominanza di leccio ma di particolare interesse per via di numerosi esemplari di grosse dimensioni di Taxus bacata (Tasso). Proseguendo il sentiero transita per alcune decine di metri su strada a fondo asfaltato in località Genna Medau a quota 990 m.s.l.m per poi immettersi all’interno del cantiere forestale Rio Nuxi.
Dopo circa 600 metri di cammino su strada a fondo naturale compatto si arriva in località Cuili Genna Cussa dove si trova un ovile di recente ristrutturazione. Si procede in direzione sud-ovest e si attraversa la suggestiva foresta di leccio in località Trattalas, caratterizzata da esemplari ultracentenari, di notevoli dimensioni e di portamento maestoso.
Usciti dalla foresta di Trattalas il percorso giunge in località Scirinolu costeggiando i ciliegeti coltivati dalla Agenzia Forestas. Prima di uscire dal perimetro del cantiere forestale è possibile rifocillarsi nella fontana che prende il nome dalla medesima località e consumare uno spuntino nei tavoli dell’area pic nic.
Lasciato il cantiere forestale si discende rapidamente verso Seui passando, dapprima in un tratto di strada asfaltata fino alla località Genna Isili da dove si prende la vecchia carrareccia di epoca romana che discende sino alla località Corongiu. Uscendo poche centinaia di metri dal sentiero è qui possibile visitare la miniera Fundu Corongiu ormai dismessa, particolare per essere l’unico giacimento di antracite presente in Sardegna e uno dei pochi esistenti in Italia. Gli ultimi chilometri del sentiero che portano a Seui, si sviluppano dapprima in leggera salita su strada a fondo naturale compatto e fondo cementato sino alla Chiesa campestre di San Sebastiano e poi in leggera discesa sino ad arrivare al centro di paese meta finale del percorso.
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