Il villaggio di s’Urbale, databile al Bronzo medio, si trova nel territorio di Teti, da cui dista circa dodici chilometri, a sud-ovest di Nuoro. È costituito da circa cinquanta capanne a pianta circolare, costruite da blocchi di granito con pavimenti di pietra ancora visibili. Hanno un focolare quadrangolare al centro del vano, realizzato con terra battuta sistemata su pietre.
Un tempo le capanne erano coperte con pali e frasche e isolate termicamente grazie ad argilla e sughero, una tecnica che le differenzia da quelle degli altri villaggi nuragici. Una di esse, fedelmente ricostruita nel museo archeologico di Teti, presenta caratteristiche che ti mostreranno l’elevata tecnica costruttiva: un vano ripostiglio con lastre di pietra infisse nel terreno, usato per provviste e utensili, e un focolare centrale con fornelli e frammenti di ciotole.
Negli scavi sono stati rinvenuti oggetti fittili di argilla e di ceramica che raccontano aspetti inconsueti, significativi e affascinanti della vita quotidiana del IX secolo a.C. Persino strumenti di tessitura - fusaiole, rocchetti, pesi da telaio - e per la lavorazione dei cereali. Di notevole interesse è anche la capanna delle riunioni, dotata di panche addossate ai muri. All’interno potrai osservare conci lavorati, usati per deporre le offerte votive.
A proposito di funzioni religiose, nelle vicinanze del villaggio c’è il santuario di Abini, portato alla luce nel 1931, un luogo sacro dove si incontravano abitanti di vari villaggi del circondario in occasione di festività religiose comuni. In pratica, fu santuario federale delle popolazioni nuragiche. L’importanza del sito religioso è testimoniata dal ritrovamento di numerosi bronzetti votivi tardo-nuragici, databili nel IX-VIII secolo, oggi esposti al museo Archeologico di Cagliari.
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