La concessione per la coltivazione di masse calaminari venne affidata nel 1871 alla Società Henfrey Etchats & C. e comprendeva una superficie iniziale di 124 ettari, estesa poi a 399. Nel 1895 venne ceduta alla The United Mines Company Limited. Nel 1930 la miniera di San Luigi venne concessa alla Società Vieille Montagne la quale diede un notevole impulso ai lavori di coltivazione.
Dopo il secondo conflitto mondiale, prima la SAPEZ poi l'AMMI nel 1956 ebbero la concessione di questa miniera. Restano testimoni di questa attività mineraria le strutture principali, quali il pozzo di estrazione, l'argano ed altri piccoli edifici industriali.