L'inverno è piuttosto rigido: la temperatura media minima nel mese più freddo, raggiunge valori intorno a 0.5 °C. Notevoli le precipitazioni, anche nevose; si stima per l'area di monte Orguda una piovosità media annua di 1200mm; la località denominata Orgovè a nord di Villanova Strisaili è considerata tra le più piovose della Sardegna. I venti dominanti sono quelli dei quadranti occidentale e N-O. Data la vicinanza della zona alla costa orientale dell’isola, hanno notevole influenza anche le masse d’aria umida sciroccale che determinano piogge molto intense nel mese di ottobre.
L’erosione del suolo è assai diffusa, favorita dalla pendenza dei versanti e dall'azione dilavante delle precipitazioni assai intense nel periodo autunno invernali, nonché dalla modesta copertura forestale ed arbustiva.
Il disboscamento dei secoli passati, per far posto alle colture o ai pascoli, gli incendi ed i tagli continui per ricavare legna da ardere e la ceduazione praticata sistematicamente nei centri titolari di usi civici, ha causato nel tempo la distruzione degli ultimi lembi di foresta primaria.
Questo ha condotto sia ad un inaridimento generalizzato del clima che all'impoverimento e all'erosione del suolo. Queste conseguenze, e quelle successive agli incendi ed al pascolamento, hanno alterato i delicati equilibri naturali originari, per cui oggi antiche foreste di Leccio non esistono più. La macchia è quindi uno stadio involutivo o "prodotto di degradazione" più o meno avanzato della lecceta ed oggi rappresenta l'espressione vegetale più comune del clima mediterraneo.