Su Texile, o meglio il Tacco di Texile, è un rilievo calcareo giurassico, con vertiginose pareti a strapiombo, situato su un rilievo conico formato da rocce scistose paleozoiche. Il tacco, costellato di cavità carsiche, appare fortemente inclinato sul versante della valle del Rio S'Iscara. Le sue dimensioni sono notevoli. La superficie è di 0,8 ettari, con un diametro che 1 varia tra i 50 e i 70 metri. La cima raggiunge un'altitudine di 974 metri.
Texile è uno dei testimoni dell'antica copertura calcarea giurassica, risparmiata dall'erosione. Il blocco è profondamente fessurato, con esemplari di leccio radicati nelle spaccature. Texile, come gli altri tacchi, ospita una flora calcifila prevalentemente sempreverde, che contrasta con quella delle valli e delle montagne circostanti, dove la foresta è formata principalmente da specie decidue. Qui il leccio sale a un'altitudine insolita nel massiccio del Gennargentu. Altri elementi naturali vicini sono Su Campanili di Gadoni, proposto come monumento naturale, e la grotta Su Stampu 'e su Tùrrunu vicino a Seulo. Nella località Riu Brebegargius di Gadoni si trovano fossili siluriani.
La morfologia di Texile è tipica anche di altri rilievi della regione circostante, come il Tònneri di Belvì, indicato nella cartografia come Pitzu 'e Pranu (846 m), e il Tònneri di Tonara, che insieme rappresentano le propaggini di altopiani calcarei che si ampliano verso Sud. Il paesaggio varia considerevolmente a seconda dell'altitudine, dell'esposizione e della pendenza dei versanti della valle. Le aree boschive si estendono principalmente sui pendii più ripidi, mentre le creste arrotondate sono prevalentemente pascoli. L'originaria foresta di lecci è stata in parte sostituita da castagneti e noccioleti. Nei fondovalle si trovano alcuni imponenti esemplari di noce. Nelle aree circostanti sono presenti progetti di rimboschimento con conifere.
Inoltre, sono presenti tracce di insediamenti dal Neolitico all'età nuragica: il Nuraghe Su Nuracciolu, la tomba dei giganti vicino al Rio Melanusé e le domus de janas lungo il Rio su Frusci. In località Gidilao, tra Aritzo e Belvì, fu rinvenuto un ripostiglio di monete puniche, mentre vicino a Texile furono trovate monete romane del I e II secolo d.C., attualmente conservate presso il Museo Sanna di Sassari. Questa località, una nota meta escursionistica, è facilmente raggiungibile tramite un sentiero pedonale di 1,5 km che parte dalla SS 295, al km 20,300, con un dislivello di circa 100 metri