Conosciuta già dai romani che vi cercavano l’argento, l’area di Malfidano era molto diversa da come si presenta oggi, coperta da fitti boschi che forse davano rifugio a briganti e gente di malaffare (da cui il nome). Nel 1864 l’ingegnere francese Giovanni Eyquem, ricevute autorizzazioni per la ricerca di piombo, individuò un ricco giacimento di masse calaminari che fornivano zinco. Per sua iniziativa nacque la società mineraria Malfidano, mentre a valle del monte Caitas, vicino alla spiaggia, iniziò a sorgere il primo nucleo del villaggio di Buggerru.
Nella montagna di Malfidano e in quelle vicine si scavò fino a scoprire il giacimento di Caitas, che si stimò potesse garantire il lavoro per oltre un secolo. Per il trattamento dei minerali furono costruite, tra 1870 e 1890, le laverie ‘Buggerru’, ‘Lamarmora’ e ‘Malfidano’, che operò sino al 1979.
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