Il clima è quello tipico delle zone meridionali sarde con estati calde, lunghe ed asciutte ed inverni miti e moderatamente piovosi con surplus idrico da ottobre a maggio e con un deficit idrico nei mesi di luglio, agosto e parte di settembre.
La vegetazione del complesso è rappresentata principalmente da macchia mediterranea, per lo più dovuta a incendi, pascolo ed attività mineraria. Seguono in termini di diffusione i boschi di latifoglie a dominanza di leccio e corbezzolo. Le sugherete per lo più miste al leccio sono diffuse maggiormente nell’Inglesiente e nel Fluminese. Le aree artificiali sono rappresentate prevalentemente da rimboschimenti puri o misti di conifere.
L’area del massiccio è altresì ricca di numerosi endemismi tra cui l’Helichrysum montelinasanum, Ophris holoserica subsp. chestermannii e Sesleria insularis subsp. morisiana, ed altre specie orofile. I corpi costieri di Funtanamare e Portixeddu rivestono un particolare interesse dal punto di vista ambientale-sistematorio, infatti rappresentano esempi notevoli di consolidamento dunale iniziati a partire dai primi anni cinquanta.
Nel territorio vive una fauna molto interessante: cinghiali, martore, volpi, gatti selvatici, conigli, lepri, ma anche il raro geotritone del’Iglesiente, la raganella sarda e il discoglosso, poi pernici, colombacci, ghiandaie, merli, poiane, sparvieri, gheppi, falco di palude e pescatore, qualche coppia di aquila reale e falco pellegrino.
Sono presenti anche mufloni e cervi, grazie al programma di ripopolamento intrapreso negli anni '70. Non si riscontrano in queste aree situazioni di sovrapascolamento.