Sentieri per tutti: approfondimento sul piano straordinario finanziato dalla Giunta regionale
La Giunta regionale ha finanziato un intervento strategico per il potenziamento della RES in ottica "Sentieri per tutti" secondo i criteri del design for all...
Credits immagine CC- Agenzia regionale Forestas
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La Giunta regionale ha finanziato un intervento di importanza strategica comunitaria (con risorse UE del FESR 2021/27 e del FSE+ 21/27): si tratta di "Sentieri per tutti" - l'integrazioni della Rete escursionistica della Sardegna secondo i criteri del design for all.
Questo è di fatto il primo incentivo "importante" al potenziamento della fruizione escursionistica - in questo ciclo di programmazione ne saranno previsti altri - in coerenza con il Piano di sviluppo triennale della RES (2024-2026) per l'incremento del grado di connessione della sentieristica ufficiale e e del catasto Sardegna-SENTIERI, di cui è disponibile una scheda informativa a questo link.
Dove saranno realizzati i sentieri inclusivi
Un po' tutta l'Isola sarà interessata da sentieristica "per tutti": la prima pianificazione di massima è riportata in tabella nella stessa DGR 29/33 del 7 agosto nelle pagine 4-7. In particolare: saranno curati alcuni grossi ambiti urbani-metropolitani e alcuni compendi escursionistici molto popolari, pre-esistenti o nascenti, inseriti comunque nel catasto SardegnaSENTIERI.
CHI farà COSA
Grazie alla DGR 29/33 del 7 agosto (a valere sul Programma Regionale Sardegna FESR 2021-2027 - Azione 5.6.1 - Progetti di innovazione sociale per il turismo inclusivo) sarà finanziato con sei miliono di Euro l'intervento predisposto dal Tavolo Tecnico Regionale per la RES (Forestas - CAI - ass. Ambiente ass. Turismo) con l'Agenzia regionale FoReSTAS impegnata quale soggetto attuatore (beneficiario del finanziamento) che sarà coordinato dal Centro Regionale di Programmazione quale responsabile dell'azione 5.6.1, mentre uno speciale programma formativo da predisporre in parallelo, e finanziato con un ulteriore milione di euro - dedicato ai sentieri accessibili (progettisti, guide) - è stato individuato l'Assessorato del Lavoro, Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale, per definire le specifiche della formazione professionale.
DETTAGLI sul progetto
Si avvia un vero e proprio piano strategico - che sarà anche un progetto inclusivo e di partecipazione - con interventi di recupero e valorizzazione delle dorsali ciclo-escursionistiche ed ippoviarie, ma con una novità fondamentale: la direttiva di garantire, ovunque sia possibile, la percorrenza "per tutti". Data la rilevanza strategica, tutti gli aspetti di comunicazione e informazione saranno curati e supportati anche con risorse aggiuntive del piano di comunicazione voluto dall'Unione Europea. Anche la comunicazione dovrà essere curata e resa accessibile in tutte le sue forme, per le persone con fragilità.
Importante sottolineare che "per tutti" significa proprio per tutti: il regolamento sardo per la sentieristica, predisposto da Forestas dopo una lunga e attenta consultazione con le Associazioni e le Federazioni rappresentative, d'altronde dettaglia i requisiti minimi per assicurare la percorribilità dei sentieri accessibili per disabilità di tre macro-tipologie: fisiche-motorie, sensoriali e della sfera psichico-cognitiva.
Infrastrutturare sentieri con questa attenzione speciale ha un costo: ma grazie ai fondi UE disponibili, non sarà un problema porre una pietra miliare e costruire un sistema di fruizione accessibile che, a fronte di (oramai) migliaia di chilometri di rete sentieristica ufficiale (qui sul catasto sentieri visibile sia su mappa che in schede descrittive, sul web e sulla omonima app per Android e iOS: www.SardegnaSentieri.it) permetta di annoverare alcune decine di chilometri di sentieri classificati, infrastrutturati e manutenuti per assicurare l'accessibilità.
Un'obiettivo apparentemente semplice (1% di rete sentieristica accessibile) ma non semplice.
INNOVAZIONE e INCLUSIONE
In questo approccio innovativo e inclusivo si inserisce il tema della sostenibilità ambientale, quindi, l'attenzione alla transizione ecologica e al contrasto ai cambiamenti climatici, che devono caratterizzare i progetti di partecipazione culturale e turistica inclusivi. Tale approccio trova coerenza nella Strategia Regionale di Sviluppo Sostenibile - Sardegna2030 - trasversalmente a più temi-guida, in particolare:
- "Sardegna più verde, ecologica e resiliente"
- "Sardegna più sociale, istruita e prospera"
- "Sardegna più vicina ai cittadini, identitaria e accogliente"
Il finanziamento (e il mandato forte della Giunta all'Agenzia Forestas) consiste nell'inclusione e innovazione sociale, prevedendo che gli interventi in ambito turistico siano diretti ad ampliare per tutti i cittadini le opportunità di accesso a forme di turismo attivo, esperienziale e sostenibile. Forme che, senza una rete di sentieri certificata e senza un sistema di gestione del "ciclo di vita" (in ottica "design for all") non sarebbe possibile.
Un'altra particolarità, non da poco, di questo finanziamento, è che si prevedono azioni concrete anche per favorire la nascita di una comunità di professionisti formati e consapevoli delle tecnicalità specifiche nella progettazione della sentieristica (accessibile) e del processo di gestione del catasto sentieri (in capo a Forestas). E ancora, fortemente voluto da Forestas e dai tecnici degli assessorati al Turismo e all'Ambiente, la nascita di una comunità di guide ambientali escursionistiche formate per assicurare assistenza e un'offerta di accompagnamento sui sentieri attenta ai bisogni speciali.
L'INNOVAZIONE
Non si tratta, quindi, di meri progetti singoli mirati all'eliminazione di barriere sensoriali, fisiche e cognitive per chi è portatore di tali fragilità, bensì dell'incremento del “grado di connessione” del grafo della Rete escursionistica, prevedendo però la specifica infrastrutturazione di alcuni sentieri affinché, tra i tanti realizzati e da realizzare, aumentino:
- il coinvolgimento EX-ANTE dei portatori di interesse (le associazioni, gli operatori turistici, gli stessi Enti locali e i gestori di CEAS e di Parchi naturali) secondo l'approccio del design for all;
- l'integrazione dell'offerta del camminare, per includere in un'ottica di omogeneità gestionale e di coerenza (sia sul piano infrastrutturale, come realizzarli, sia sul piano promozionale, come comunicare la disponibilità di percorsi in Sardegna)
- l'integrazione della RES (Rete ciclo-escursionistica ed ippoviaria della Sardegna) con il sistema regionale di cammini e di itinerari promossi a qualunque titolo dalla Regione e da altri soggetti finanziati (inclusi i GAL - Gruppi di azione locale)
- la percentuale di quelli accessibili in termini di chilometri certificati sulla RES;
- la diffusione geografica e la presenza nel territorio regionale di sentieri certificati accessibili (specie nelle aree di più rilevante valore ambientale e paesaggistico), per una o più delle tipologie di disabilità previste;
- la conoscenza e l'informazione sulla presenza di sentieri accessibili in Sardegna;
- la disponibilità di materiali e informazioni a supporto di chi prepara - fin da casa - l'escursione (attraverso il potenziamento della piattaforma multi-canale SardegnaSENTIERI)
COME SARANNO REALIZZATI GLI INTERVENTI
Quindi con approccio “universal design”, che è stato acquisito quale regola generale alla realizzazione di sentieri della Rete sentieristica, istituita con la legge regionale n. 16/2017 e s.m.i., - la Regione incentiva percorsi che soddisfino requisiti minimi funzionali alla fruizione autonoma o assistita per escursionisti con disabilità.
Tutte le attività sono riconducibili al recupero/ripristino/messa in sicurezza di una selezione di tracciati (con dotazione della segnaletica conforme agli standard del regolamento regionale sentieristica): selezione fatta su sentieri comunque preesistenti (la Sardegna è di fatto "innervata" da una rete di vie di camminata (risalenti a vari usi storici: spostamenti inter-comunali e inter-vallivi, transumanze, viaggi a piedi, pellegrinaggi storici, tratturi, carrarecce, antiche vie dei carbonai...) che - secondo stime dei tecnici Forestas - assommano a un centinaio di migliaia di chilometri (tanto è rinvenibile anche cartograficamente da CTR o IGM).
Si tratta quindi di "scegliere" i migliori sentieri, tra i tanti presenti, ad esempio sulla base di criteri di valorizzazione turistica di beni ambientali/paesaggistici con grande riguardo alla cosiddetta Carrying capacity ambientale (ovvero la sostenibilità del carico ambientale dovuto al flusso di fruitori che si genera riaprendo e valorizzando un sentiero). Ripristinandone la percorribilità in sicurezza, dunque riaprendo la via, ma con attenzione ai siti di nidificazione ed a tutte le altre aree "fragili" per specie floro-faunistiche protette.
Ogni intervento previsto in ciascuna macro-area, sarà separatamente sottoposto ad un iter di progettazione di dettaglio, corredato da tutte le autorizzazioni necessarie in funzione della specifica vincolistica sottostante.