Bultei, un borgo di origine altomedioevale della Sardegna centro-settentrionale, al confine della provincia di Sassari con quella di Nuoro, attorniato da foreste millenarie.
Bultei è un antico borgo agropastorale di circa mille abitanti del Goceano, ai piedi della catena montuosa del Marghine e ai confini col Nuorese. Un territorio prevalentemente montuoso, abitato sin dal Neolitico come dimostrano varie domus de Janas e disseminato di testimonianze nuragiche dell’età del Bronzo. Il monumento più interessante è il nuraghe Tilariga, databile tra XV e XI secolo a.C. che si erge su un rilievo che sovrasta il paese, formato da una torre centrale e da un bastione con altre tre torri.
Il paese si caratterizza per la particolare conformazione dell’abitato: le case sono disposte a ferro di cavallo, arrampicate sui fianchi della profonda vallata del rio Tortu, affluente del Tirso. Nel centro storico spiccano numerosi palazzotti ottocenteschi. Grande ricchezza di Bultei è il sughero di ottima qualità lavorato dagli artigiani del borgo, attorno al quale c’è una delle poche foreste montane originarie sopravvissute nella Sardegna settentrionale. Tra castagni, lecci, roverelle e querce sgorgano sorgenti: quelle di Soletta e di Spedrumele, fino a fine XX scolo principale fonte di approvvigionamento per la popolazione. Tutti i suoi dintorni si distinguono per i verdi paesaggi: il monte Paidorzu è un’area rimboschita raggiungibile attraverso comodi sentieri. Lungo la ‘strada delle vette’, verso Pattada, c’è il fabbricato di sa Fraigada, circondato da un bosco di tassi; vicino alla foresta dei Fiorentini, godrai di uno splendido panorama sulle vallate circostanti.
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