Il punto di arrivo è posto in prossimità del centro abitato di Aritzo, costeggiando il tacco Su Meseddu de Texile, fino a raggiungere la Strada Provinciale n. 295, in località “Genna Entu”.
Aritzo, borgo di montagna cinto da foreste al centro della Sardegna, un tempo sede del commercio della neve, oggi centro turistico con tradizioni artigiane e culinarie.
Tra paesaggi fiabeschi nel cuore dell’aspro massiccio del Gennargentu, si erge a 800 metri d’altitudine, in una dolce vallata ricoperta di foreste. Aritzo, paese di mille e 300 abitanti della Barbagia di Belvì, distante 70 chilometri da Nuoro, è centro di villeggiatura, grazie a natura incontaminata, aria salubre e una miriade di sorgenti d’acqua leggera: le più frequentate sono is Alinos e la funtana de sant’Antoni.
A sant’Antonio da Padova è dedicata anche una chiesetta quattrocentesca in campagna. Nel borgo case con facciate in pietra e balconi in legno o ferro battuto si affacciano su stradine lastricate, accese dai riflessi del sole. Al centro si erge la parrocchiale di san Michele arcangelo, la cui parte più antica risale all’anno mille. Il restauro del 1917 le ha conferito eleganza e maestosità, lasciando intatte le parti gotico-aragonesi (XIV-XV). All’interno custodisce una miriade di opere d’arte: dipinti, statue, organo settecentesco e altare in marmi policromi. All’esterno su Bastione si affaccia su boschi di castagni e noccioli, dove scegliere tra escursioni a piedi o a cavallo, alla scoperta del monumento naturale Texile, roccia ‘dolomitica’ a forma di fungo e delle domus de Janas di is Forros a Mont’e Susu.
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