INQUADRAMENTO GENERALE
La rete sentieristica attuale in Ogliastra si estende per circa 440 km, nell’area di Munduge-Eltili nei Comuni di Baunei e Talana la lunghezza totale dei percorsi escursionistici si raggiunge i 50 km, ricadenti all’interno del Presidio Forestale Eltili e nell’area Comunale attorno al Monte Munduge. L’estensione territoriale dell’area è di circa 6.000 ettari, e sono ricomprese numerose evidenze naturalistiche, geologiche, culturali, archeologiche.
Siamo in una Zona di estrema solitudine, selvaggia, sovrastata dalla strada statale 125, dove si contempla un anfiteatro di colline punteggiato da rocce calcaree del tutto ricoperte di fitta macchia mediterranea e da possenti esemplari di leccio, che affiorano qua e là lungo i canaloni, qua e là impianti artificiali di conifere. L’unico corso d’acqua perenne all’interno dell’area è il Rio Eltili. La zona ovest è caratterizzata dalle morfologie granitiche scolpite dal vento a formare i caratteristici “tafoni”.
La cima più alta è il Monte Lopene (700 m.s.l.m) dove si può trovare un parco attrezzato e una terrazza panoramica.
L’area attraversata dal sentiero, in passato usata in vari modi dall’uomo, specialmente per l’attività agropastorale: la prova dell’intensivo uso pastorale è dato dai nomi assunti da varie località: Cuile Scala Sterria, Cuile tentige, Cuile Serra Oddala.
Le località più suggestive sono le cascate del Rio Mamutorco, con piscine e spazi meravigliosi; Gorropu de Ghirovai è un canyon incastonato tra due alte pareti di calcare, suggestivo e selvaggio, anche il paesaggio che lo circonda lascia senza fiato; la miniera Frondio, sito minerario abbandonato da tempo; le rovine dell’antico villaggio di Eltili, scomparso intorno al Cinquecento a causa di una devastante pestilenza di cui rimane la chiesa campestre di Santa Lucia e San Giovanni, la Paule Munduge che prende il nome dalla suggestiva palude (paule) che si può vedere nella stagione piovosa.
Le evidenze archeologiche più importanti della zona sono il Nuraghe Sa Serra e quello di Lopelie che offre uno sguardo panoramico sulla piana di Tortolì ed il Golfo di Arbatax.
Il sentiero è classificato come percorso escursionistico (difficoltà E) consente di raggiungere tutta la parte montana, sia attraverso un percorso lungo che usando brevi diramazioni per visitare singoli attrattori.
Anche l’attività forestale, oltre a quella pastorale, risultava intensa ed è testimoniata dalla presenza cospicua di tracce dei carbonaie risalenti al secolo scorso, numerose aie carbonili, mulattiere, sentieri e diverse dispense. Ancora oggi permane l’attività pastorale estensiva, benché in declino, mentre l’attività forestale ha una sola finalità: preservare i boschi esistenti.
ATTENZIONE: attenzione al fondo roccioso e alla scarsità di acqua. Non abbandonare i sentieri esistenti. Non prelevare nessuna specie vegetale o animale. Non disturbare la fauna selvatica (evitare rumori forti).