La chiesa di San Saturnino di Usolvisi deve le sue attrattive non solo alle forme romaniche, caratterizzate da grande essenzialità architettonica, ma anche al valore paesaggistico del sito, nonché all'interesse dell'impianto sulle pietre di crollo di un nuraghe.
La prima notizia del titolo "sancti Saturnini de Usolvisi" risale al 1163, anno in cui fu donato ai monaci camaldolesi da Attone vescovo di Castra. La costruzione della chiesa si può ascrivere a maestranze operanti attorno alla metà del XII secolo.
La chiesa, ad aula unica, è in cantoni vulcanici provenienti da cave locali. L'abside è orientata a N/E e sormontata da un campanile a vela, forse non in posizione originaria. La facciata, molto lineare, è rinforzata negli spigoli da robuste paraste angolari; al centro si apre il portale con architrave sul quale imposta un arco a sesto rialzato. Lo stesso accade per il portale aperto lateralmente. Due sono le finestre nei fianchi e una nell'abside.
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