Il monumento naturale di Perda Liana ricade nel perimetro forestale omonimo, gestito dall'Agenzia Forestas.
Questo terreno è di proprietà comunale, in concessione trentennale successivamente rinnovato a partire dal 1991.
L'intera zona è soggetta a vincolo idrogeologico La zona compresa tra il fiume Flumendosa a Nordovest, il confine comunale con Arzana sino al Cuccuru e Mufloni a Nordest, da qui verso sud lungo il rio Sammuccu e sino a Bau Interflummini, e ancora verso nord entro i confini comunali con Seui - per un totale di circa 1011 ettari, rientra nell'ambito del Parco Naturale del Gennargentu, previsto dalla L.R. n° 31 del 1989. L'area, data la morfologia piuttosto accidentata e a volte la scarsa copertura vegetale sul terreno, è soggetta frequentemente a fenomeni erosivi legati all'azione delle acque meteoriche spesso di forte intensità.
L'equilibrio ambientale precario tipico degli ambienti calcarei e le particolari condizioni (pendenze accentuate) unite a cause storiche quali il disboscamento e gli incendi estivi ricorrenti, in concomitanza con lo sfruttamento a pascolo secondo criteri di utilizzazione irrazionale, hanno portato al diradarsi progressivo della copertura arborea ed alla successiva integrale scomparsa (in alcune zone) del bosco.
Il rilievo montuoso del Gennargentu e dei "Tacchi" dell'Ogliastra e quindi della foresta comunale di Perda Liana è litologicamente costituito da una serie di depositi fluvio-lacustri che danno luogo a una coltre calcareo-dolomitica, che poggia sopra un complesso a struttura cristallina (scisti in prevalenza e quarziti con intrusioni di filoni di porfidi).
All'interno dell'area in concessione sono presenti circa 550 ettari di bosco di leccio, in gran parte di cedui invecchiati, alternati a tratti di fustaia, a densità variabile e molto degradati, dove il leccio si accompagna a fillirea, eriche, corbezzolo, lentisco, e, nelle zone più rade, a specie più eliofile come il rosmarino. Il bosco di maggiore estensione si trova nella zona compresa tra le località Cobingius, Staulargiu, Perdu Isu, Sa Mela, Coa 'e Mola e Funtana is Scovasa. Piccoli nuclei relitti di lecceta, formati da piante anche di notevoli dimensioni, si possono tuttavia incontrare un pò dovunque soprattutto nelle zone dirupate e lungo i canaloni, a dimostrazione dell'ampia diffusione che il bosco di leccio aveva in passato in quest'area.
Diverse aree all'interno del perimetro (le località Is Tostoinus, Genna Orruali, Lepercei, Genna Filixi, Sa Mela, Oddeu, Genna) sono state in passato oggetto di interventi di sistemazione idraulico-pascoliva ed ospitano una vegetazione molto degradata, caratterizzata dalla presenza di asfodelo, carline, cisti, felci.
Nell'area dei calcari, in particolare nella zona compresa tra P.ta Genna Oliana, Br.cu Gutturu Orrosu, P.ta Perdarba, P.ta Genna Cussa e a sud sino alla strada Statale 198, sono presenti vaste zone caratterizzate da rocce affioranti ed elevata pietrosità, quasi completamente prive di vegetazione.
Nella Serra Serbissi è presente una pineta di pino domestico di impianto artificiale accompagnata da un fitto sottobosco di leccio, mentre la stretta fascia di terreno posta tra la S.S.198 e la zona di Capu de Abba è stata recentemente rimboschita con pini d'Aleppo, lecci, roverelle e cedri.