Percorrendo per intero la diramazione del sentiero T-204 si arriva alle grotte di Is Janas, monumento naturale ricco di fascino e mistero.
Le grotte Is Janas di Sadali sono un’attrazione naturalistica unica nel suo genere. Si sviluppano come un lungo corridoio (280 metri) in cui si susseguono ambienti diversi e particolarmente suggestivi. Le grotte furono scoperte nell’Ottocento ma soltanto nel secolo scorso si pose fine al saccheggio di concrezioni (stalattiti, stalagmiti, colonne) sbarrando l’ingresso con un cancello.
Il loro aspetto misterioso e affascinante ha fatto nascere un’interessante leggenda. Si dice che fossero abitate da tre fate-streghe, punite per aver aggredito e ucciso un frate: il religioso le aveva infatti rimproverate per non aver rispettato i precetti della Quaresima e per punzione esse vennero pietrificate e sono ancora visibili in una delle sale interne.
Sorgono su un territorio calcareo di origine giurassica, che in seguito a fenomeni erosivi è stato modellato con gole, doline e numerose cavità.
L’ingresso rettangolare è immerso in un rigoglioso bosco di lecci e immette nella cosidetta “Sala Vestibolo”: è un ambiente in discesa che mostra colate parietali e grosse stalattiti ricoperte da una patina di colore verde. Il secondo ambiente è “S’omu de Is Janas”, che offre uno spettacolo incredibile di stalattiti pendenti dal soffitto e colonne, che secondo la leggenda rappresenterebbero le tre fate pietrificate. Proseguendo lungo il percorso si arriva a “Su Mulinu”, caratterizzato dalla presenza di un’ imponente stalagmite di 50 metri, che ricorda la forma di una Madonna con Bambino. “Su Longu” è invece il corridoio successivo, dove alcune colonnine si specchiano su un laghetto; da qui ci si abbassa all’altezza del “Ponte”, un’ originale lama rocciosa di grande bellezza, per arrivare all’ ultimo ambiente chiamato “Sala del Guano”: è popolato da una colonia di pipistrelli e forma un habitat ideale per gli animali che vivono nella grotta, tra cui coleotteri, anfibi e farfalle notturne.