R.E.S.: IL PROGETTO DEI SENTIERI NEL LINAS
Anche sui molteplici versanti del Monte Linas, dopo un anno di rilievi puntuali, studi cartografici e catastali, sopralluoghi e verifiche sul campo, sono state completate le prime due fasi della complessa progettazione della Rete Escursionistica che interesserà prevalentemente i comuni di Villacidro e Gonnosfanadiga, e marginalmente Domusnovas, Iglesias e Fluminimaggiore per la parte di connessione verso Marganai (valle di Oridda).
Si è inoltre completato l'iter autorizzativo ambientale-paesaggistico, e la conferenza dei servizi soprattutto per gli interventi nei perimetri Forestas ricadenti nelle zone SIC/ZSC Linas-Marganai dove ci si prepara finalmente a realizzare gli interventi cantierabili finanziati dall'Unione Europea con fondi POR.
PERCHÉ PROGETTARE E REALIZZARE SENTIERI RICHIEDE TANTO LAVORO PRELIMINARE?
Gran parte degli inteventi finanziati dall'azione 6.6.1 del POR FESR 2014-2021 "interventi per la tutela e la valorizzazione delle aree naturali di rilevanza strategica [...] e promozione dei processi di sviluppo" interessano aree protette o vincolate. Ad esempio, una zona speciale di conservazione (ZSC, Direttiva Habitat della Commissione europea) è un sito di importanza comunitaria (SIC) in cui sono state applicate le misure di conservazione necessarie al mantenimento - o al ripristino - degli habitat naturali e delle specie per cui il sito è stato individuato. Un SIC viene adottato come Zona Speciale di Conservazione dal Ministero dell'Ambiente degli stati membri dell'Unione, entro 6 anni dalla formulazione dell'elenco dei siti.
Tutti i piani o progetti che possano avere incidenze significative sui siti (cioè non ne rispettino le "misure di conservazione") ossia non utili alla gestione naturalistica, sono assoggettati alla procedura di valutazione di incidenza ambientale. Questo spiega perchè la Regione Sardegna abbia affidato alla propria Agenzia governativa forestale e ambientale (Forestas) un compito così delicato (gestire e sviluppare la Rete Sentieristica, conciliando sviluppo turistico sostenibile - in particolare il "turismo attivo" - e la tutela della Natura).
Gli interventi in progetto, la situazione attuale, i lavori previsti
Nella fase preliminare (fine anno 2018, prima parte 2019) sono stati individuati i tracciati principali, con approfondite ricognizioni sullo stato conservazione e di percorribilità di tutta la viabilità escursionistica, seguite da valutazioni di fattibilità. Successivamente si sono quantificati gli interventi per le necessarie manutenzioni e ripristino dei tracciati, l'infrastrutturazione leggera per la messa in sicurezza e la realizzazione e posa in opera di segnaletica e dei pannelli informativi, dopo la valutazione della tempistica di percorrenza insieme al CAI di Cagliari.
Data la particolare conformazione del territorio, l'orografia, i vincoli ambientali ed il pregio naturalistico (con alcune tra le foreste demaniali più belle della Sardegna) è stato perseguito dai tecnici di Forestas l'obiettivo di sviluppare una rete di percorsi di Mountain Bike, integrata con la Rete dei sentieri Escursionistici "propriamente detti" incardinati lungo la dorsale di "media-percorrenza" delle "alte vie del Linas" che attraversano le creste mantenendosi oltre quota 1000 metri s.l.m. toccando numerosi punti di interesse. Uno straordinario susseguirsi di rocce, boschi di leccio e conifere, e piccoli ambiti dove cervi e mufloni, aquile e corvi imperiali prosperano. Lassù la vista spazia dalla punta di Capo Frasca all'isola di Carloforte, dal Campidano di Cagliari a Settefratelli e (nei giorni di cielo terso) sin quasi su tutta la Sardegna centro-orientale, Gennargentu incluso. Un punto di osservazione davvero notevole, per sentieri escursionistici che offrono emozioni anche ai più esperti.
Gran parte dei sentieri sono tracciati pre-esistenti, frutto della storia agro-pastorale e mineraria della Sardegna, ma sinora nessun intervento passato aveva ricondotto ad una unica rete "coordinata" tutta la viabilità ciclo-escursionistica del comprensorio del Linas. La messa in sicurezza dei tracciati (una selezione dei tanti presenti) è l'altro punto di forza dell'intervento dell'Agenzia.
Sono state individuate alcuni "ingressi" al Linas, sia da sud-ovest (Marganai, valle di Oridda, anche ciclabile MTBike) sia da sud-ovest (rio Leni, Villascema), sia da Villacidro (Castangias, Santu Miali) sia da Gonnosfanadiga (Perd'e Pibera) per citarne alcuni.
Tutte le "vette" saranno raggiungibili a piedi dalla Rete dei Sentieri del Linas, che toccherà anche i principali attrattori (cascate e vie dell'acqua, punti panoramici, boschi, rifugi e antichi ovili).
Alcuni tracciati saranno specificamente destinati e riservati a percorsi per Mountain Bike, con varie classificazioni, anche per gestire in modo consono la coesistenza di attività che, se svolte sullo stesso piano di calpestio, possono creare interferenze e problemi.
Due sotto-progetti: le alte vie, e le bretelle lungo i corsi d'acqua
1 - LE ALTE VIE
Sono stati definiti due sentieri principali (le cosiddette “alte vie”) per uno sviluppo di oltre 12 km ciascuno: con partenza presso le principali vie d’accesso al massiccio del Linas, si tratta di due direttrici che collegano le principali vette; gli sarà attribuito l’univoco numero di sentiero (n. 100 e n. 101) oltre ad alcuni tratti di raccordo che permettono di raggiungere l’alta via n. 100 da diversi punti a valle (denominati 110-A e 100-B e 111.
Una breve descrizione degli itinerari:
- Sentiero n. 101 – da Campu s’isca (340 slm) a Genna 'e Padenti (850 slm). Partenza in territorio di Villacidro, internamente al presidio forestale Montimannu-Magusu, in corrispondenza del vivaio forestale, presso la sorgente si salirà con discreta pendenza alla ex caserma forestale lungo un tortuoso e accidentato percorso che si inerpica per 3400 m ed un dislivello altimetrico di circa 570 m, per giungere a giungere a Genna sambucu (910 metri slm) - prima vetta dell’alta via. In alcuni punti questo tratto necessita di manutenzione al fondo, a causa dell’abbandono prolungato. A Genna sambucu è il bivio per il sentiero n.116 (verso Bidda Scema, 270 slm) e con il sentiero 100-C (proveniente da Cantina Ferraris, 360 slm) che rappresentano percorsi alternativi per il raggiungimento della prima vetta dell’alta via. Proseguendo il tracciato del n.100 lungo l'alta via e restando in cresta si arriva alla quota 820 slm di Genna s’ega manna attraversando una pregevole lecceta montana, per poi raggiungere le vette di Genna magusu (930 slm) e Genna maguseddu (960 slm) e salire fin a Punta Zinnigas (1100 slm) dopo ulteriori 2,3 km. Continua così l’alta via su un fondo pressoché spoglio e pietroso, con scarsa vegetazione arbustiva ed arborea, verso l’importante crocevia di Genna eidadi (1040 slm) bivio con i sentieri n.105 (proveniente da Perd’e Pibera, 390 slm) e 112-A (che porta a Ovile Linas 730 slm); l’alta via prosegue sempre lungo la cresta fino a Genna Impì (1035 slm) da dove percorrendo a vista in salita per altri 870 m il sentiero 101-A, si potrà raggiungere la sommità di Punta Cammedda (1214 slm). Invece continuando l’alta via, da Genna Impì si raggiunge Punta Cabixedda (1202 slm) e dopo un altro chilometro Punta Perda de sa mesa (1236 slm) - il punto più alto del massiccio del Linas; l'itinerario proseguirà poi fino al punto di arrivo dell’alta via 100 a Genna de padenti (dopo ulteriori 2,5 km di percorso senza particolari difficoltà, con ottima visibilità e in discesa). Il n.101 complessivamente misura 12,4 km e (nel senso di percorrenza descritto) si stimano 6 ore 35 minuti di percorrenza. Gli interventi previsti da Forestas saranno soprattutto di manutenzione ordinaria, con lavori su varianti e raccordi, sistemazione del fondo, pulizia vegetazione, segnaletica orizzontale e verticale per l'eliminazione di segnavia deteriorati e realizzazione di nuove frecce in Forex su tutto il percorso.
- Sentieri n. 101-A e 101-B - da Genna impì (1035 slm) e Genna eidadi (1040 slm) a Punta Cammedda (1214 slm).
- Sentiero n. 111 da Cantina Ferraris (360 slm a Genna sambucu (910 slm). La salita verso la prima vetta dell’alta via (sentiero 100) può essere effettuata anche da una carrareccia che da cantina Ferraris - a circa 1 km da Campu s’isca, lungo la strada comunale nel fondovalle del rio Leni, raggiunge la zona sommitale di Genna sambucu con un dislivello di 550 m e uno sviluppo di 2,4 km . Anche questo sentiero è pre-esistente ma necessita di importanti manutenzioni per l'elevata pietrosità e sono necessarie manutenzioni ad alcuni muretti a secco di sostegno esistenti, per la messa in sicurezza.
- Sentiero n. 100 – da Rio Cannisoni (420 slm) a Genna su Padenti ( 850 slm). Toccherà i presidi Montimannu–Magusu, Marganai (lungo il limite amministrativo) e Monte linas. Il tracciato prende origine dal rio Cannisoni, voltando in direzione Piscina irgas prosegue per circa 1 km in salita con un dislivello di 180 m. Il fondo inizialmente ampio e battuto seppur con pietrosità, si restringe con l’aumentare della pendenza fino al bivio per le cascate. In alcuni punti il sentiero presenta forte dilavamento e necessitano manutenzioni per consentirne la percorribilità ai meno esperti. Dopo Punta Piscina irgas ( 670 slm) si scollina nel versante idrografico del rio Oridda in località su Nuraxeddu su una pista forestale che è parte di una rete viaria realizzata negli anni ‘80 a servizio di un rimboschimento sperimentale e che conduce agevolmente, dopo 2,7 km a Genna de Muru mannu (760 slm) ai piedi dell’omonimo filone quarzifero dove si incrocia con il punto di arrivo del sentiero 115 (da Genna de Muru mannu a Ovile linas) dove il tracciato prosegue per 1,5 km lasciandosi a destra il filone quarzifero fino a Punta Muru mannu (900 slm) e risalendo verso monte Lisone e Muru picciu (990 slm) seguendo i crinali senza una chiara traccia, che sarà evidenziata con nuova segnaletica orizzontale per collegare le vette rocciose; ad un bivio si potrà deviare verso ovest di 300m verso la vetta di Monte lisone (1082 slm), dal quale si può apprezzare un'ampia vista del Marganai con lo sguardo che spazia a 360°; da qui l'altimetria cala, sempre su rocciai di cresta e dopo 1,1 km si ritorna su pista sterrata verso Muru picciu (990 slm ) per raggiungere Genna de sa Xirra ( 860 slm.) da dove si scorge a valle l’abitato di Fluminimaggiore. Svoltando verso est e continuando per 1,7 km sulla agevole pista forestale a sinistra si esce dal perimetro forestale di Monte Linas in località Genna mirrata e dopo altri 1,5 km si raggiunge la loc. Genna de padenti (850 slm) punto di arrivo del sentiero 100. Da Genna de Muru Mannu fino a Genna de padenti è prevista la messa in opera di 7 pali e svariati cartelli, la cancellazione di 35 segnavia non conformi e deteriorati nel primo tratto fino a Punta Piscina Irgas, e la nuova realizzazione di 60 segnali orizzontali, oltre alla manutenzione ordinaria di 7500 m di pista forestale e 4700 di sentieri. Il 100 ha un tempo di percorrenza stimato in 4h30' per 12,2 km di sviluppo lineare, con fondo misto ed elevata pietrosità, importanti pendenze e notevole escursione altimetrica che rendono l’alta via classificabile per escursionisti esperti.
2 - GLI ALTRI SENTIERI DEL LINAS
Questo secondo sotto-progetto individua una serie di sentieri per valorizzare le destinazioni e le principali località raggiungibili con automezzi su strade comunali o vicinali o piste forestali, per connettere siti di particolare pregio ambientale come le cascate, i punti panoramici o l'interno di dense foreste fino alle intersezioni con le Alte vie...
- Sentiero 105 - da Perd’e pibera (390 slm) a Genna Eidadi (1040 slm) - un sentiero che parte dai fabbricati comunali (edificati a servizio della storica attività mineraria) di Gonnosfanadiga attualmente in gestione Forestas, all’interno del noto parco comunale, frequentato da numerosi visitatori grazie alla presenza di strutture ricreative attrezzate con panche e tavoli, facilmente raggiungibile grazie ad una strada lastricata e illuminata che si addentra nel compendio boscato per circa 800 metri. Adiacente al parcheggio saranno predisposti tabelloni illustrativi della Rete Escursionistica così come saranno sostituite le vecchie (ed a volte confusionarie e fuori-standard) indicazioni. Il sentiero 105 costeggia la sorgente Sarmentus, nel primo tratto che si sviluppa all’interno di un bosco misto di origine artificiale (conifere mediterranee, robinie) con numerosi elementi naturali (macchia mediterranea e querce) in mezzo a ruderi delle infrastrutture minerarie in un contesto che rende difficoltoso l’orientamento fino all’impluvio del canale Sarmentus dove il sentiero comincia ad inerpicarsi. Fra l'altro questo segmento a causa di esondazioni del ruscello lungo il canale presenta il piano di calpestio fortemente eroso, con ciottoli e massi di dimensioni notevoli che ne rendono poco agevole il piano di calpestio per circa 70 metri. Superata la sorgente Sarmentus (600 m slm) che approvvigiona le fontanelle del parco, dopo circa 1200m si incrocia il bivio del sentiero 105-A che conduce a Pranu de is castangias e prosegue a salire per S’argiola de Cammedda (780 slm) che si raggiunge dopo altri 1200 m per poi raggiungere Punta Conca de sa Rutta (1103 m). In località Pranu de is castangias è anche presente una casetta in pietra dotata di un camino centrale che ne consente un futuro utilizzo come bivacco. Il sentiero 105 prosegue in salita all’interno di un fitto bosco di leccio con numerosi stretti tornanti indispensabili per addolcirne la pendenza, fino al raggiungimento, dopo altri 1250 m (965 m slm.) del punto di valico in località Genn’e spina. Il sentiero in questo tratto si presenta stretto e solcato nel piano di calpestio e consente il passaggio di una sola persona per volta; dai sopralluoghi di Forestas sono emersi inoltre segni del frequente passaggio in discesa di biciclette MTB, non gestiti, che sta creando seri danni ed innescando processi erosivi e di dissesto esacerbati dalle intense piogge. Quindi, fra gli interventi da effettuarsi, sarà necessario in diversi tratti risagomare i tornanti, con sistemazione delle spalle laterali per impedirne la modifica e governare il transito delle MTB. Dopo il valico di Genn’e spina, alla confluenza con il sentiero 114, dopo circa 2450 m dal punto di partenza (e un dislivello che totalizza già 570 m) il sentiero prosegue su una carrereccia in falsopiano in direzione ovest verso Genna eidadi dove incrocia il bivio del sentiero 105-B per Punta Conca de sa Rutta (1103 slm.) e prosegue fino alla sorgente Sa scovera. Da qui, dopo altri 2,3 km raggiunge il valico di Genna eidadi (1040 m) punto di arrivo del sentiero 105. Fra gli interventi da effettuarsi: cancellazione dei vecchi segnavia, realizzazione di nuovi secondo standard RES.
- Sentiero 105-A - dal bivio 105 (700 slm) a Punta Conca de sa Rutta - si sviluppa come un lungo raccordo che conduce al futuro rifugio di Pranu de is castangias e prosegue per S’argiola de Cammedda che raggiunge dopo 1200 m dal bivio; poi risale fino a Punta Conca de sa Rutta, punto di arrivo anche del sentiero 105-B dopo altri 700 metri di salita. Si prevedono interventi di manutenzione ordinaria oltre alla cancellazione e realizzazione ex novo dei segnavia per tutta la lunghezza di 4,3 km
- Sentiero 105-B – da Bivio sentiero 105 per Punta Conca de sa Rutta (970) a S’argiola de Cammedda (780) - un raccordo che dal sentiero 105 lo connette (quasi interamente sotto un fitto bosco di leccio) con il 105-A presso S’argiola de Cammedda attraverso un agevole tracciato lungo le linee di livello con appena 785 metri di percorrenza.
- Sentiero 109 – dal bivio sentiero 112 (Filareddus, 450 m slm) alla cascata di Muru Mannu (590 slm) - si tratta di uno dei sentieri più frequentati del massiccio del Linas, per raggiungere le famose cascate di Murumannu...per questo motivo il tracciato risulta già dotato di segnavia orizzontali che però saranno risistemati secondo le nuove Linee Guida regionali (redatte da Forestas a standard CAI). Il sentiero è pertanto già discretamente percorribile nel primo tratto di 2,2 km, caratterizzato da un ridotto dislivello (appena 140 m); parte dal bivio sul sentiero 112 lungo il canale Filareddus svoltando a sinistra per poi proseguire lungo il ben distinto tracciato. Per raggiungere la meta è attualmente necessario procedere (in alcuni tratti che mancano di piano di un chiaro piano di calpestio) anche all’interno dell’alveo del canale Monincu che proviene dalle cascate, e che nei periodi di piena ne condizionano la percorribilità. Tra l'altro il piano di calpestio è costituito dai ciottoli dell’alveo che possono raggiungere dimensioni notevoli; inoltre negli ultimi metri del sentiero, per raggiungere il punto di caduta della cascata, bisogna effettuare un breve passaggio lungo una parete di roccia, attrezzata in modo posticcio con chiodi e corda, altrimenti impossibile da raggiungere. Sarà necessario attrezzare con strutture fisse e di adeguata sicurezza: ovviamente questo tracciato sarà classificato come sentiero per escursionisti esperti.
- Sentiero 112 – da Cantina Ferraris (340 slm) alla località Ovile Linas (730 slm) percorrenza di 6750 m in circa 2h30' - altro sentiero molto interessante da un punto di vista naturalistico e forestale, si sviluppa in continua e costante ascesa totalizzando 330 metri di dislivello in salita. Dal punto di partenza i primi 1800 m lineari presentano modesta pendenza sviluppandosi lungo la pista comunale sterrata con progressivo restringimento fino alla larghezza di una carrareccia in corrispondenza del bivio con il sentiero 101 e sentiero 109; da qui si prosegue lungo il canale Filareddus in continua salita per altri 3350 m, fino al bivio del sentiero 112-A (690.m slm); da qui tramite una pista forestale percorrendo altri 1150 m si giunge ad Ovile Linas. Questo tracciato necessita di manutenzione ordinaria in tutto lo sviluppo lineare con generale spietramento manuale del piano di calpestio oltre alla sistemazione della pista forestale che presenta solcature nei tratti rettilinei e cunette senza manutenzione.
- Sentiero 112-A – da Genna eidadi (1040 slm) al bivio sentiero 112 (690.m slm) - costituisce il miglior raccordo fra il sentiero 112, l’alta via 101 e il sentiero 105 in località Genna eidadi, da dove procedendo in discesa lungo un tracciato ben segnalato si giunge ad un belvedere sul canale Filareddus; proseguendo ancora si incontra il bivio con il sentiero 112 nel canale Filareddus, dopo una camminata di circa 1h30' su uno sviluppo lineare di 2,8 km.
- Sentiero 113 - dal bivio sentiero 100 (a valle di Punta Piscina Irgas, 600 slm) alla cascata Piscina Irgas (535 slm) e Punta Piscina Irgas (670 slm) - un tracciato ad anello che partendo dal bivio dall’alta via 100 consente di raggiungere il piede della cascata di Piscina irgas e di risalire fino a ricongiungersi al sentiero 100 presso Punta Piscina Irgas, procedendo lungo un percorso piuttosto accidentato e scivoloso, con sviluppo lineare di 1200 m e tempo di percorrenza di circa 1h.
- Sentiero 114 - da Perda é Pibera (390 slm) a Genna Spina (bivio sentiero 105 - 960 m slm ) - parte dal piazzale di Perd’è Pibera e prosegue lungo la strada pavimentata principale per circa 1 km nell’area attrezzata, incontrando dopo 500m sulla destra il bivio del sentiero 105 a quota 460 m slm; corrisponde alla pista forestale principale interdetta al transito privato, che consente con automezzi fuoristrada di raggiungere il punto di avvistamento di Genna Spina, dopo 11,5 km di percorrenza da Perd’e Pibera; un tracciato in costante ascesa che dopo il tratto pavimentato, un primo tratto sterrato di circa 1750 m, fino al bivio di Genna farraceus si presenta in buono stato grazie anche alla natura del fondo ed ai sistemi di deflusso delle acque dal piano stradale, regolarmente gestiti. Da Genna farraceus, superando un dislivello altimetrico di 234 m e ulteriori 1750 m di percorrenza si raggiunge l'apice di Genna Spina; qui il tracciato è fortemente dissestato per via delle pendenze notevoli e conseguente dilavamento del fondo che ha messo a nudo la roccia e la diffusa pietrosità ne rende complicato il transito veicolare. Ad ogni modo, considerata la larghezza della sede che consente il transito di automezzi, anche se fuoristrada, il sentiero 114 potrà essere tranquillamente percorribile anche in MTBike; nei diversi tornanti si possono apprezzare vedute panoramiche sulle principali vette del Linas e sulle principali vallate (Villa Scema nel versante di Villacidro e Perd’é Pibera in quello di Gonnosfanadiga). Qui si è prevista la manutenzione ordinaria di 4 km e straordinaria di o,5 km sulle rampe con fondo roccioso
- Sentiero 115 - da Genna Muru Mannu (760 slm) a ovile Linas (730 slm) - il collegamento fra il massiccio del Marganai ed il Linas: partendo dal punto più a est dell’area di Oridda percorrendo 4 km si raggiunge il punto di arrivo (Ovile Linas); dunque questo sentiero congiunge il territorio di Domusnovas e quello di Gonnosfanadiga, con passaggio presso Genna Muru Mannu, crocevia con l’alta via 100; il sentiero procede in discesa per circa 300 metri fino al suggestivo passaggio nel Canale di Muru mannu (710 slm) per poi risalire su fondo roccioso di natura granitica densamente ciottolato; dopo circa 2km attraverso un falsopiano si penetra all’interno di un fitto bosco di leccio e corbezzolo con abbondante lettiera; giunti a circa 1000 m da Ovile Linas si attraversa il rio Linas che, a seconda della portata, può risultare di difficile passaggio. Superato il rio ci si immette sulla pista che da Genna mirrata, all’interno del presidio forestale Linas, porta alla destinazione del sentiero 115 di Ovile Linas. Anche qui si prevedono manutenzioni ordinarie al fondo e realizzazione di limitato numero di segnavia, data l’assenza di incroci con altri sentieri. Tempo di percorrenza: circa 1h151 in entrambe le direzioni.
- Sentiero 116 - da Villa Scema (210 slm) a Genna Sambucu (960 slm) - percorso esterno ai compendi dell’Agenzia Forestas, rappresenta una alternativa al raggiungimento di Genna sanbucu sull’alta via n.101, partendo da Villa Scema anziché da Campu s’Isca, per raggiungere il quale è necessario percorrere ancora in auto alcuni km lungo la strada comunale che conduce a Montimannu-Magusu. Inoltre nella località di Villascema è presente una area sosta e possibilità di parcheggio su asfalto. Partendo da Villascema, si sale per circa 1km lungo una strada vicinale (in parte asfaltata e cementata fino al limite fra i coltivi, in particolare ciliegeti, e la vegetazione naturale); dopo altri 400 m si giunge alla Cantina Croigas (455 slm) dove si trova un'area attrezzata ricreativa con sorgente e tavoli e un fabbricato rurale, dove fino a qualche tempo in fa si praticava l’allevamento brado di suini. Da Croigas si sviluppa una pista che dopo alcune centinaia di metri si trasforma in vero e proprio sentiero per larghi tratti sotto la copertura di una lecceta d’alto fusto: da qui, percorrendo 3 km si sale al valico di Genna sambucu ed al bivio con il sentiero 101. Qui l'intervento Forestas prevede manutenzioni ordinarie per 4 km e la realizzazione di segnavia. Si stima un tempo di percorrenza di circa 2h15' all’andata e 1h45' in senso inverso da Genna Sambucu.
- Sentiero 131 da sorgente S'Ega Bogas (300 slm) a Cuccurdoni Mannu (900 slm) - un tracciato all’interno ai compendi dell’Agenzia Forestas ma non connesso con gli altri sentieri, e tuttavia molto frequentato ed interessante, anche perchè Cuccurdoni mannu è punto panoramico sulla Piana del Cixerri e sul resto delle vette del Linas. Il tracciato parte dalla sorgente di S’Ega Bogas sulla strada comunale sterrata che penetra nel compendio demaniale di Montimannu a circa 300 m dal centro servizi di Canale Serci. Dalla sorgente si risale per circa 1,4 km fino a giungere ad un incrocio con una strada asfaltata; il piano di calpestio è degenerato per l'alta pendenza e per il ripetuto passaggio di moto e MTB (soprattutto le prime, assai dannose). Proseguendo per 0,5 km sulla strada asfaltata si arriva al bivio a che sulla destra converge su un sentiero che salendo per 1,6 km raggiunge una pista forestale diretta alla postazione di avvistamento denominata “rifugio Muntoni” in località Cuccurdoni Mannu. Il sentiero è dunque una vecchia carrareccia che necessita di manutenzione e pulizia dalla vegetazione che ostruisce il passaggio. Percorrenza in salita: circa 2h contro 1h35' in discesa per coprire i 5,3 km del sentiero con i suoi non trascurabili 600 m di dislivello.
- Sentiero 132 da Cantina Ferraris (350 slm) a Scoveri (660 slm) - una pista forestale, poco utilizzata, che dalla strada comunale di Montimannu conduce alla piana d’Oridda in comune di Domusnovas. Si parte dal bivio a sx sulla pista sterrata parallela al rio Leni che dopo il guado richiede di superare un cancello (interdetta al transito auto private) e poi risale sul versante opposto alle vette di Magusu fino a svalicare in località Arcu su Grisaioni e ridiscendere verso Oridda presso Su scoveri. La pista presenta una buona percorribilità ma alcuni tratti sono dilavati: il percorso si addice anche a transito con MtBike e ippovia, e sarà accatastata nella R.E.S. in un'ottica di collegamento ciclabile ed escursionistico tra il Linas ed il vicino Marganai, collegabili grazie a questi 6,7 km di tracciato che si percorrono in 2h15' in andata contro le 2h partendo da Su scoveri.
Fonte: SardegnaForeste