Museo del Cervo – Arcu sa Spina (C-815)
Il sentiero
Informazioni utili
Descrizione tappe (roadbook)
Questo tracciato parte da Campu Omu (nelle vicinanze della caserma U.Noci, presso il bivio dello sterrato che conduce a Maidopis): da qui è ben visibile la sede del sentiero, che inizialmente scorre parallelo alla strada asfaltata per Monte Cresia, ma su sede sopraelevata e ben separata dalla carrabile.
Attraversando i primi 500 metri del percorso il sentiero ritornerà tangente alla strada asfaltata per ben tre volte, in corrispondenza a tre diverse, piccole aree di sosta ("parcheggi" per una o più auto) che rappresentano, all'occasione, punti di accesso al sentiero utili ad accorciare il tragitto.
Il percorso continua, lungo una leggera salita, su fondo assai sconnesso e pietroso, con roccia affiorante tipica di tutto il massiccio dei Settefratelli (granito arenizzato). Qui il percorso è abbastanza ombreggiato dal bosco a prevalenza di Sughera e Corbezzolo: in questo tratto il sentiero offre scorci sulla Statale 125 e verso Punta Serpeddì e Burcei.
Si supera, dopo i primi 600 m di questo sentiero, la quota di 500metri s.l.m. Il fondo torna sabbioso e con la conformazione del tratturo, per poi ripresentarsi pietroso.
La pendenza si attenua: in località Arcu Mastinargius si incontra - salendo sulla sinistra - il primo dei due brevi sentieri-raccordo per il vicino (e parallelo) sentiero 814 (itinerario "arancione" per Monte Arrubiu). Qui, non di rado, è presente una fitta nebbia, specie nelle giornate nuvolose o nelle prime ore del mattino.
Dopo il primo chilometro del percorso, si giunge ad un tratto leggermente in salita che condurrà al primo guado: si inizia a sentire il rumore del ruscello, e bisogna abbandonare la carrareccia che continua pietrosa la discesa sulla destra, per dirigersi leggermente a sinistra in discesa verso il guado in prosssimità di Sedda 'e sa Scova, su una via più stretta e tipica del sentiero.
Alcuni sassi consentiranno agevolmente di guadare il piccolo corso d'acqua: qui si raccomanda prudenza durante la stagione delle piogge, dove la corrente ed il flusso del corso d'acqua può essere importante. Dopo il guado, il sentiero prosegue stretto ma agevole lungo un tratto in salita, che conduce alla tappa successiva (Sedda 'e sa Scova). Prima di raggiungere questa tappa, si incontreranno i resti di alcune aie carbonili ed un punto panoramico su Bruncu Mastinargius.
Al termine della salita arriva un altro guado, con piccolo o nullo flusso d'acqua (ad eccezione dei casi di piogge torrenziali). Sedda 'e sa Scova dista ora pochi minuti.
Raggiunta e superata Sedda 'e sa Scova si incontra il secondo raccordino che, in poche centinaia di metri, riporta sul parallelo sentiero 814. Da qui inizia un tratto in discesa, carrabile, che nel giro di altri 20' condurrà a S'arcu e su Cabriolu. In questo tratto, è assai vicina e parallela al sentiero la strada asfaltata per Monte Cresia, dalla quale ci si era separati all'inizio del percorso.
Quest'ultimo tratto finale, comodo ed ombreggiato da Leccio, Pini, Erica e Corbezzolo condurrà alla fascia parafuoco da cui si potrà proseguire per l'area di sosta di Maidopis (utilizzando l'ultimo tratto del sentiero 814) oppure rientrare al punto di partenza.
Dati catastali e altimetrici
Galleria fotografica
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Opinioni
Recensioni
Andrea
Sentiero abbastanza facile, ben tenuto